Attualità
Mario Vanacore e il caso di via Poma: “Simonetta l’ho vista solo da morta”

Le dure parole di Mario Vanacore
Mario Vanacore, figlio del portiere di via Poma, ha recentemente rilasciato un’intervista a La Stampa, in cui commenta con parole severe la pubblicazione dell’informativa dei carabinieri che lo coinvolge come possibile assassino di Simonetta Cesaroni. Nonostante la procura non abbia trovato prove sufficienti a sostenere tale accusa, Vanacore si è detto profondamente sconvolto e arrabbiato per la situazione in cui si trova.
Esposto per calunnia e diffamazione
Vanacore ha dichiarato di aver presentato un esposto per calunnia e diffamazione, affermando che la sua famiglia è stata ingiustamente presa di mira. La pubblico ministero Gianfederica Dito ha sottolineato che l’informativa dei carabinieri non basta per approfondire le indagini, considerandola basata principalmente su “ipotesi e suggestioni”.
Dichiarazioni di Vanacore
Mario Vanacore ha ribadito di non conoscere Simonetta Cesaroni né gli uffici di via Poma, giudicando assurdo che si voglia chiudere il caso su di lui, nonostante l’assenza di prove concrete. L’avvocato di Vanacore ha sottolineato la gravità di puntare sempre sulle stesse persone, insistendo sulla necessità di lasciare in pace la sua famiglia dopo 33 anni di indagini infruttuose sul delitto di via Poma.
Fonte: [Fanpage](https://www.fanpage.it/roma/delitto-di-via-poma-mario-vanacore-ho-visto-simonetta-solo-da-morta-basta-calunnie/)
Attualità
Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Attualità
Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.
Incendio del carro allegorico
Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.
Dettagli sui feriti
Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.
Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.
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