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Mister Ok: “La fine della mia carriera? Vi spiego perchè ho preso questa decisione”

La fine della carriera di Mister Ok: “La ragione ha prevalso sul cuore”
Maurizio Palmulli, noto come Mister Ok, ha condiviso con Fanpage.it la decisione di porre fine alla sua lunga tradizione di tuffi nel Tevere durante il Capodanno. La sua scelta è stata motivata da ragioni di sicurezza, prendendo in considerazione il parere dei medici e il desiderio di evitare rischi inutili. La tradizione dei tuffi nel Tevere durante il Capodanno risale a molti anni fa, ma per Mister Ok è giunto il momento di porre fine a questa pratica, dopo 35 anni di tuffi consecutivi.
La decisione di rinunciare alla celebre tradizione di Capodanno è stata influenzata dal consiglio dei medici, che hanno evidenziato la presenza di tre fratture e problemi alla schiena, mettendo in guardia su possibili rischi legati al tuffo. Mister Ok ha valutato attentamente queste informazioni e ha concluso che era giunto il momento di ascoltare la ragione, evitando di mettere a repentaglio la propria salute. Ritenendo importante trasmettere un messaggio ai più giovani, ha sottolineato l’importanza di valutare con attenzione le proprie azioni, soprattutto quando si tratta di mettere a repentaglio la propria incolumità.
Mister Ok ha ricordato l’inizio della sua avventura con i tuffi nel Tevere, risalente al 1989, quando con Spartaco Bandini e Aldo Guerrieri iniziò questa tradizione. Da allora, ogni anno, ha partecipato al tuffo indossando le stesse scarpe da ginnastica, diventate ormai un simbolo della sua partecipazione a questa pratica, che ha contribuito a rendere una tradizione nel giorno di Capodanno.
Il suo racconto mette in luce un profondo legame con questa pratica e la consapevolezza dell’importanza di porre fine a un capitolo importante della sua vita. Mister Ok ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità di evitare rischi inutili e di ascoltare il proprio corpo, segnalando che tutto ha un inizio e una fine, comprese le tradizioni.
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Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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