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Neofascismo, l’Ue lancia l’allarme: “Ci sono le prove, serve agire subito”

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Neofascismo, l’Ue lancia l’allarme: “Ci sono le prove, serve agire subito”

L’Europa lancia l’allarme sul neofascismo: è necessario agire immediatamente

La commissaria europea agli Affari Interni, Ylva Johansson, ha segnalato un aumento degli episodi legati ai gruppi neofascisti in Europa, esprimendo forte preoccupazione per la situazione. Secondo Johansson, la crescente partecipazione di gruppi neofascisti in tutti gli Stati membri rappresenta una europeizzazione delle forze antidemocratiche, rendendo così l’aumento degli incidenti neofascisti un problema europeo.

La diffusione del neofascismo in Europa ha attirato l’attenzione dell’Unione Europea. Ci sono prove che evidenziano una crescente partecipazione di gruppi neofascisti attraverso la comunicazione, gli inviti e la partecipazione online in tutti gli Stati membri, rendendo così l’aumento degli incidenti neofascisti un problema europeo. La commissaria europea, Ylva Johansson, ha dichiarato che le manifestazioni neofasciste, sebbene siano un’eccezione, non devono essere sottovalutate.

La commemorazione della strage di Acca Larentia a Roma ha sollevato polemiche a seguito dell’adunata con saluto romano organizzata davanti all’ex sede dell’Msi. La commissaria Ue sottolinea l’importanza di affrontare le frustrazioni degli ultimi anni con politiche ben ponderate e di contrastare la disinformazione, che sta diventando la corsia preferenziale del fascismo. La Commissione europea ha posto la lotta contro i crimini d’odio in cima all’agenda e ha evidenziato l’incompatibilità dell’incitamento all’odio e dei crimini generati dall’odio con i valori dell’Unione europea e con i diritti fondamentali.

Nel dibattito in plenaria a Strasburgo, le posizioni dei diversi partiti politici sono emerse chiaramente, con preoccupazioni espresse nei confronti del “silenzio assordante” della presidente del Consiglio sui fatti di Roma. Il dibattito ha mostrato due diverse concezioni di Europa in vista delle prossime elezioni europee, mettendo in evidenza la condanna dei saluti fascisti da parte di alcuni partiti politici e la minimizzazione e il silenzio da parte della destra politica.

Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo, ha sottolineato le differenze di approccio e il peso delle responsabilità politiche in situazioni simili. Infine, Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia, ha sottolineato la necessità di comprendere correttamente le situazioni politiche e ha contestato l’utilizzo del termine “parata” in riferimento alla commemorazione funebre. Ha evidenziato il cambiamento nel numero di partecipanti che effettuano il saluto romano nel corso degli anni e ha sottolineato che il gesto viene considerato principalmente come un omaggio funebre dalla magistratura.

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