La sezione locale del Partito Comunista Italiano a Villa Santa Lucia, nelle vicinanze di Cassino, si schiera senza esitazioni a favore dei lavoratori della Cartiera Reno de Medici, una delle principali aziende della zona insieme alla Stellantis (FCA-Fiat-Alfa Romeo). Il segretario Loreto Vacca sottolinea che fin dai primi segnali del 2020, e ancor più oggi, sono al fianco dei dipendenti della cartaria.
Vacca esprime preoccupazione per la “scelta obbligata” imposta all’azienda, che potrebbe portare a una catastrofe sociale, considerando che coinvolge circa 163 dipendenti diretti e, purtroppo, un numero significativo di lavoratori nell’indotto, arrivando a circa 300 persone.
Il PCI, secondo Vacca, è determinato a combattere e risolvere questa situazione in difesa dei lavoratori, del sindacato e del territorio. Un sostegno alla sana produzione e alla mobilitazione del 19 gennaio, con l’obiettivo di ottenere risultati che evitino la chiusura dell’attività produttiva.
Il segretario della Federazione comunista di Frosinone, Bruno Barbona, e il segretario del PCI Lazio, Oreste della Posta, si uniscono alla causa, richiamando all’unità nella lotta. Chiamano alla presenza in piazza il 19 gennaio, affermando che non si può accettare la chiusura di un’azienda sana e non speculativa. I due dirigenti comunisti mettono in evidenza la necessità di interpretare correttamente la legge, riferendosi alla questione dei fanghi di risulta di prima lavorazione, e criticano l’immobilismo degli eletti locali.
La dichiarazione congiunta conclude con un appello alla Regione e al Presidente Rocca affinché assumano responsabilità e prerogative per salvaguardare i lavoratori, le famiglie e un pezzo significativo dell’apparato produttivo nella Ciociaria. Si richiede inoltre l’avvio della procedura AIA richiesta dall’azienda. In sintesi, il PCI e gli altri sostenitori chiedono una risposta immediata e positiva per evitare il declino di un’importante realtà produttiva nella regione.