Attualità
Padre Eroico Salva il Figlio dalle Macerie a Canale Monterano

Un incidente a Canale Monterano: l’esplosione e il bilancio dei danni
Un devastante incidente ha colpito la località di Canale Monterano, in provincia di Roma, il 6 gennaio. Un’esplosione ha scosso il borgo, causando ferite a tre persone e lasciando una trentina di abitanti senza un tetto. Nonostante la gravità della situazione, miracolosamente non ci sono state vittime. L’evento è stato descritto come “una tragedia sfiorata”.
Il racconto del padre: momenti di terrore e speranza
Uno dei protagonisti di questa drammatica vicenda è il padre di un ragazzo coinvolto nell’esplosione. La famiglia era fuori casa per prendere un caffè, mentre il figlio dormiva all’interno dell’abitazione. All’udire un forte boato, i genitori sono corsi verso casa, trovandola crollata sotto le macerie. In un’intervista, il padre ha condiviso il terrore provato in quei momenti ma ha trovato nuova speranza quando ha sentito la voce del figlio provenire dalle macerie.
Un salvataggio eroico: scavare a mani nude
Guidato dalla voce del figlio e assistito dal fratello e dal parroco del paese, il padre ha iniziato a scavare disperatamente a mani nude per liberarlo. La determinazione e il coraggio mostrati in quei momenti hanno permesso di raggiungere il ragazzo intrappolato sotto le macerie.
Intervento dei soccorsi e il lieto fine
Tempestivamente sono intervenuti sul luogo dell’incidente i soccorritori del 118, i carabinieri, la protezione civile e i vigili del fuoco. Grazie agli sforzi congiunti, il ragazzo è stato finalmente estratto dalle macerie insieme ad altre due persone. Fortunatamente, nonostante le ferite e una leggera compressione toracica, la sua vita non è in pericolo e le lesioni riportate non sono gravi.
Conclusioni
L’esplosione a Canale Monterano ha causato danni significativi, ma grazie al coraggio e alla prontezza di suo padre, un ragazzo è stato salvato da un destino tragico. La vicenda rimarrà impressa nella memoria della comunità come un esempio di speranza e resilienza.
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
Attualità
Attivisti di Extinction Rebellion invadono il Colosseo citando le parole del Papa per la loro protesta eco-radicale

ClimaInRibellione: Attivisti di Extinction Rebellion hanno invaso il Colosseo di Roma con un messaggio shockante ispirato a Papa Francesco, e potresti non credere a cosa è successo dopo!
In una mossa audace che ha catturato l’attenzione di tutti, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno occupato il Colosseo, uno dei simboli più iconici di Roma, per diffondere un appello urgente contro il cambiamento climatico. Utilizzando le parole del Pontefice per amplificare il loro messaggio, questa protesta ha trasformato un sito storico in un palcoscenico globale di sensibilizzazione, lasciando i passanti a chiedersi: quanto è vicina la crisi ambientale alla nostra porta?
L’occupazione che ha fatto scalpore
Gli attivisti hanno strategicamente scelto il Colosseo per la sua visibilità mondiale, esibendo striscioni e slogan che riecheggiano le parole di Papa Francesco sul rispetto per il pianeta. “Laudato si'”, il celebre documento papale, è stato al centro della loro azione, ricordando a tutti che il tempo stringe per agire contro il riscaldamento globale. Testimoni oculari hanno descritto scene di tensione e ammirazione, con la folla che si è radunata per osservare l’evento in diretta.Reazioni e impatti immediati
Le autorità locali e i responsabili del sito hanno risposto rapidamente, ma l’eco della protesta si è diffusa sui social media, generando dibattiti accesi. Con migliaia di condivisioni e commenti, questa iniziativa ha sollevato domande sul futuro delle manifestazioni ambientali: è solo l’inizio di una serie di azioni più audaci? Mentre il mondo osserva, l’impatto di questa occupazione potrebbe ispirare altri a unirsi alla causa, rivelando quanto il clima sia diventato un tema irrinunciabile.
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