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Patto per la Terza Età, risorse e non solo per gli over 80 fragili: tutti i dettagli
Il decreto legislativo che attua il Patto per la terza età (legge 33/2023) è stato appena approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri. Questo provvedimento dell’inclusione sociale e invecchiamento attivo segna l’inizio di un percorso che perdurerà per tutta la Legislatura, fornendo risposte concrete ai bisogni dei 14 milioni di anziani in Italia, ai non autosufficienti e alle loro famiglie.
Gli aspetti chiave del decreto comprendono l’assistenza sociosanitaria integrata, che si basa sul principio di “casa come primo luogo di cura” e servizi personalizzati basati sui bisogni individuali. Questo verrà supportato da una burocrazia snellita e da un unico processo di valutazione dell’anziano fragile, che permetterà di creare programmi di assistenza su misura.
Inoltre, il decreto prevede risorse per oltre un miliardo di euro. Di questo, fino a 600 milioni verranno destinati alla sperimentazione della nuova “prestazione universale” rivolta ai casi più gravi, 500 milioni alla telemedicina, 250 milioni all’assistenza domiciliare integrata e 110 milioni alle cure palliative.
Il decreto legislativo, tuttavia, richiede ancora molte specificità. Contiene 41 articoli e delega ai ministeri competenti, principalmente Lavoro e Politiche sociali, e Salute, per attuare pienamente le misure. Questo è stato sottolineato dal viceministro al Welfare Maria Teresa Bellucci, che nei dieci mesi successivi all’approvazione della legge delega ha coordinato la scrittura del provvedimento.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha sottolineato l’importanza dei temi sanitari all’interno della riforma, come la cura domiciliare, la telemedicina, e l’integrazione dei servizi sanitari e sociosanitari. Le misure verranno messe in atto attraverso decreti e linee guida nei prossimi tre o sei mesi.
Infine, una delle misure principali della riforma è la “prestazione universale” che integrerà l’indennità di accompagnamento. Questa sarà riservata ad anziani particolarmente fragili: over 80 anni, gravemente debilitati e con un reddito ISEE fino a 6.000 euro. Queste persone riceveranno un aiuto economico e in termini di servizi, che includerà un assegno di accompagnamento di 527,16 euro e un supplemento di 850 euro al mese, per un totale di 1.380 euro. Questi fondi possono essere utilizzati per servizi o contratti con assistenti familiari o caregiver.