Attualità
Provvedimenti Disciplinari al Liceo Tasso per Occupazione Studentesca

Misure Disciplinari Inflitte agli Studenti Coinvolti
Il Liceo Tasso è stato teatro di un’occupazione studentesca lo scorso autunno e ora si stanno adottando i primi provvedimenti disciplinari contro gli studenti responsabili. Il preside ha proposto una serie di sanzioni che includono dieci giorni di sospensione, di cui due con obbligo di frequenza, una valutazione di cinque in condotta per il trimestre e l’assegnazione di attività socialmente utili da svolgere nel pomeriggio. Inoltre, è richiesto agli studenti di leggere un libro e scrivere un elaborato.
Coinvolgimento degli Studenti e Motivazioni del Preside
Almeno 170 studenti hanno scelto di autodenunciarsi e potrebbero essere interessati dai provvedimenti disciplinari. Il preside ha spiegato che le sanzioni non sono solo una risposta ai danni materiali e ai costi della sanificazione, ma anche un modo per sottolineare l’importanza di utilizzare forme democratiche per esprimere la libertà d’opinione e d’espressione.
Colloqui e Preoccupazioni degli Studenti
I primi incontri con gli studenti sono iniziati a fine dicembre, con l’obiettivo del preside di chiarire le ragioni dietro le misure disciplinari senza assumere un atteggiamento inquisitorio. Gli studenti esprimono preoccupazioni riguardo al potenziale impatto di voti bassi sulle loro future opportunità, ma mantengono la loro determinazione nel far sentire la propria voce su questioni rilevanti come il femminicidio di Giulia Cecchettin e il conflitto in Medio Oriente.
Per maggiori dettagli, si può consultare la [fonte originale](https://www.fanpage.it/roma/studenti-sospesi-e-5-in-condotta-la-punizione-del-preside-del-tasso-per-loccupazione/).
Attualità
Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!
Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.
La sequenza degli eventi
Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.Le implicazioni per la sicurezza
Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?
Attualità
Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.
I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.
Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.
Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.
Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.
Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.
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