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Rai, dirigenti e dipendenti costretti a traslocare da viale Mazzini: il motivo
La Rai trasloca: lavori a Viale Mazzini, dirigenti in via Cassia, in vendita il 15% delle torri
La Rai è in procinto di compiere una trasformazione epocale grazie al nuovo Piano Industriale 2024-2026. Dopo anni di attesa, finalmente viene presentato un piano ambizioso per trasformare l’azienda in un vero e proprio digital media company all’avanguardia. Il piano, votato dalla maggior parte del Consiglio di Amministrazione, prevede un’attenta pianificazione dei lavori, che coinvolgeranno anche la vendita del 15% delle torri di trasmissione.
Il nuovo ad, Roberto Sergio, insieme al dg Giampaolo Rossi, ha lavorato duramente per ridurre l’indebitamento, rafforzare i conti e realizzare investimenti strategici. Questi sforzi hanno già portato alla creazione di 120 nuove posizioni in Rai, con un focus particolare sui giovani esperti di digital e new media. Inoltre, è previsto un ulteriore aumento degli ingressi nei prossimi anni.
Una parte significativa dei finanziamenti deriverà dalla vendita di quote di RaiWay, che contribuirà a rafforzare il bilancio e a facilitare il rilancio dell’azienda. Il Piano prevede inoltre un’attenzione particolare al giornalismo d’inchiesta, il ruolo di RaiParlamento e il coinvolgimento dei dipendenti nella nuova fase produttiva.
Un aspetto rilevante di questa trasformazione riguarda la riqualificazione del quartier generale della Rai a Viale Mazzini. Dal 2025 al 2027, l’edificio sarà sottoposto a una ristrutturazione completa per renderlo sostenibile e green. Durante questo periodo, oltre 2000 dipendenti saranno temporaneamente trasferiti in altre sedi a Roma, con l’ipotesi principale di utilizzare il centro Tim in Via Oriolo Romano. Questo riassetto includerà anche lo spostamento dei vertici aziendali in zona Cassia, fino al termine dei lavori.
Allo stesso tempo, verrà ampliato il centro Biagio Agnes a Saxa Rubra, con l’installazione di nuovi studi e spazi tecnologici, seguendo una strategia di eco-sostenibilità. Tutto ciò rientra in un’ottica aziendale che valorizza le professionalità interne, puntando ad aumentare i format Made in Rai rispetto alle produzioni esterne.
In conclusione, il cambiamento in atto nella Rai, rappresentato dal Piano Industriale firmato Sergio-Rossi, mira a rendere la prima industria culturale italiana estremamente moderna e competitiva a livello internazionale. Si prospetta, dunque, un futuro radioso e ricco di cambiamenti per l’azienda e la sua sede a Roma.