Cronaca
San Giovanni, con l’ascia minaccia i passeggeri della Metro A. Cronaca Roma
Donna minaccia passeggeri con un’ascia alla fermata metro a Roma

Nella fermata San Giovanni della linea A della metropolitana a Roma, si è verificato un episodio inquietante che ha messo in allarme diversi passeggeri. Una donna, di nazionalità bulgara e 32 anni, ha iniziato ad infastidire alcuni passeggeri e ha poi preso di mira il personale di vigilanza. Brandendo un’ascia, ha danneggiato il corrimano della scala d’ingresso della stazione, creando un’atmosfera di pericolo e stress per chi si trovava in quel momento nella fermata.
I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma sono intervenuti prontamente dopo le segnalazioni ricevute al 112. Grazie alla loro tempestiva azione, la donna è stata bloccata e disarmata da un addetto alla vigilanza presente in loco. Successivamente, è stata denunciata per minaccia e danneggiamento aggravati.
L’episodio ha creato grande preoccupazione tra i presenti, ma fortunatamente non si sono registrati feriti. Tuttavia, l’accaduto ha destato grande allarme e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sul controllo degli accessi nelle stazioni della metropolitana.
Resta da capire quali siano stati i motivi che hanno spinto la donna a compiere un gesto così estremo e a mettere a repentaglio l’incolumità altrui. Questo preoccupante episodio pone l’accento sulla necessità di rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza in luoghi pubblici, inclusi i sistemi di controllo agli accessi e l’addestramento del personale di vigilanza.
L’episodio è stato gestito prontamente dalle forze dell’ordine, ma rimane un monito sulla necessità di garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini che utilizzano i servizi pubblici, come le stazioni della metropolitana. Sono imprescindibili azioni mirate a prevenire e gestire situazioni simili in futuro, al fine di assicurare un ambiente sicuro e tranquillo per tutti i cittadini. Fonte
Cronaca
Inizia la riqualificazione dell’ex Caserma del Trullo: una nuova piazza e edifici pubblici.

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Il colpo di scena dell’assessore Veloccia
Immagina una Roma senza barriere: l’assessore Maurizio Veloccia sta pianificando qualcosa di audace che potrebbe cambiare per sempre il volto della città. Al centro del suo progetto, la scomparsa delle mura attorno a una struttura iconica, trasformandola in uno spazio aperto e invitante. Ma cosa significa davvero questa mossa? Potresti essere sorpreso da come un semplice cambiamento potrebbe aprire nuove opportunità per i romani.
Accessibilità senza limiti: cosa sta per accadere
Con la piena accessibilità come obiettivo principale, il piano di Veloccia mira a eliminare ostacoli che hanno isolato questa struttura per anni. Pensa a parchi, monumenti o edifici storici che diventano liberamente esplorabili, attirando curiosi e turisti. È un’idea che fa gola a molti, ma quali sorprese nasconde? Le ripercussioni potrebbero essere più grandi di quanto sembri, con un potenziale impatto su come viviamo e ci muoviamo nella capitale. Non perdere l’occasione di scoprire i dettagli!
Cronaca
Il clochard che terrorizzava i sacerdoti nel cuore di Roma: una storia di pretese e tensioni quotidiane

Hai mai immaginato un clochard che terrorizza preti e fedeli nelle chiese di Roma, armato di coltello e minacce? #RomaSconvolta #ClochardRibelle
La Vita da Incubo nei Luoghi Sacri
Immaginate una chiesa nel cuore di Roma, dove un uomo di 54 anni, Michele Gallina, ha fatto del luogo di culto la sua casa personale. Dormiva sui banchi, ricaricava il telefono e pretendeva soldi senza sosta, trasformando la pace in un vero incubo. I parroci di Santa Maria in Vallicella e Santa Lucia del Gonfalone hanno vissuto mesi di paura, con Gallina che non esitava a reagire con violenza se qualcuno osava contraddirlo. Condannato a un anno di reclusione per minacce, ha evitato una pena più dura per stalking, lasciando tutti a chiedersi come sia potuto accadere in pieno centro storico.
Le Accuse che Fanno Rabbrividire
Dalle indagini dei carabinieri, emerge un quadro agghiacciante: da fine 2022 a luglio 2024, Gallina ha reso impossibile la vita ai religiosi e ai fedeli. Si piazzava all’ingresso delle chiese, consumando alcol o fumando hashish, e si sdraiava sui banchi riservati ai fedeli, arrivando persino a borseggiarli. In un episodio choc, ha puntato un coltello al volto di un parroco, sibilando: “Ti taglio la faccia, da oggi avrai paura di me”. Non si fermava qui: con spintoni e scenate, bloccava le cerimonie, come quando ha impedito a don Cristian di dare la comunione, costringendo a cambiare gli orari delle messe. E nella chiesa di Santa Lucia del Gonfalone, la situazione era identica, con Gallina che dominava il sagrato e invitava altri clochard a unirsi.Le Minacce che Non Lasciano Respiro
Ma le intimidazioni di Gallina andavano oltre, e non risparmiavano nessuno. Il giovane prete don Inaki è stato costretto a dargli soldi per farlo allontanare, tra frasi terrificanti come: “Attento a te, ho passato 20 anni in carcere e non ho paura di niente”. In un altro caso, ha aggredito un vicario di 78 anni, urlandogli in faccia: “Ti ammazzo, qui comando io!” dopo che l’anziano si era rifiutato di pagare. Persino una volontaria è finita nel mirino quando ha spiegato che non poteva spedire un’altra “Lettera del Papa” per chiedere fondi: “La voglio fare, altrimenti ti gonfio di botte”. E in passato, aveva già sferrato un fendente al collo di un altro prete, don Franco, fortunatamente senza gravi conseguenze. Una serie di episodi che fa sorgere una domanda: quanto può spingersi la disperazione?
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