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Scomparsa Marisa, una pecorella da appartamento a Centocelle

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Scomparsa Marisa, una pecorella da appartamento a Centocelle

In un popolare gruppo Facebook del quartiere Centocelle, uno stravagante appello è stato pubblicato da un signore di nome Donato: si è perduta la sua “pecora da appartamento”, di nome Marisa. L’annuncio ha sortito vari commenti ironici, tra cui molti che esprimevano incredulità riguardo all’insolito animale domestico.

L’annuncio, apparso sul gruppo ‘Sei di Centocelle se…’, recitava così: “Ciao, questa mattina intorno alle 7, Marisa, la mia pecora da appartamento è scappata nella zona di San Felice. Chiunque la veda, può chiamare il 328 6113718. Grazie, Donato”.

Molte persone hanno risposto all’appello, dicendo di aver avvistato la pecora, anche se qualche commento scherzoso è scivolato tra le segnalazioni serie. Ad esempio, una persona ha detto: “Giuro, è la prima volta che sento parlare di ‘pecora da appartamento’. È uno scherzo?”

Alcuni utenti hanno dichiarato di aver visto l’animale nel quartiere di Pietralata. Una frase tipica era: “Buongiorno, volevo avvisarvi che c’è una pecora che si aggira nel quartiere. I vigili stanno cercando di recuperarla”. Un’altra utente, Silvia, ha aggiunto: “Ho visto la pecora a Pietralata, sembrava molto impaurita. I vigili urbani sono intervenuti ma non so se è stata recuperata”.

Mentre altri hanno segnalato avvistamenti della pecora persa in altre aree, come sui binari del tram su via Prenestina alla altezza di via Palmiro Togliatti, e vicino la gastronomia su viale Giovanni Battista Valente. Un commento faceva notare: “Stamattina l’hanno vista correre verso la Collatina”. Nonostante le segnalazioni, i commenti ironici continuavano ad arrivare, tra cui uno che suggeriva: “Meglio ‘arrosticino’ che ‘da appartamento’… E se la fanno pure scappare, povera bestia”.

Non è ancora chiaro se l’animale è stato ritrovato e restituito al suo proprietario o se sta ancora vagando per le strade di Roma.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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