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Cronaca

Scoperta Terra dei Fuochi a Fiumicino. Per ripulire l’area ci vorranno 100 autotreni. Arresti e denunce

Nel quadrante sud-ovest della Capitale, al confine con il Comune di Fiumicino, è stata scoperta una sorta di “Terra dei Fuochi” su Portuense, a breve distanza dalla vasta Città del Commercio all’Ingrosso (Commerce City) e dall’aeroporto di Fiumicino.

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Scoperta Terra dei Fuochi a Fiumicino. Per ripulire l’area ci vorranno 100 autotreni. Arresti e denunce

Terra dei fuochi a fiumicino. Scoperta dalla Polizia una gigantesca discarica abusiva, stimata richiedere almeno 100 autotreni per la rimozione dei rifiuti.

Dopo un’approfondita indagine condotta dalla Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, coordinata dalla Procura della Repubblica, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per un soggetto, mentre altri undici individui, tra cui alcuni imprenditori, sono stati raggiunti da avvisi di garanzia. I reati contestati spaziano dall’inquinamento ambientale all’incendio doloso, dalla calunnia al furto di energia elettrica e acqua, all’abbandono e malgoverno di animali.

Le indagini sono partite da segnalazioni dei piloti di linea che avevano notato fumi provenire dal terreno durante le fasi di atterraggio a causa di condizioni meteorologiche avverse. La Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, con la collaborazione del Nucleo Tutela Ambientale del XI Gruppo Marconi della Polizia Roma Capitale, ha coordinato l’azione investigativa.

La responsabile presumibilmente inconsapevole della gestione illegale e dello smaltimento di rifiuti è una donna di 52 anni, dipendente della Regione Lazio. Il terreno di circa 18 ettari sarebbe stato usato per occultare tonnellate di rifiuti da alcune ditte di traslochi, ristrutturazione edilizia e facchinaggio, che evitavano così i costi di smaltimento regolare, monopolizzando il mercato con prezzi competitivi.

L’arrestata pubblicizzava le imprese incriminate sul suo profilo Facebook. Lei e i suoi figli, tra gli indagati, avrebbero preferito vivere nella proprietà occupata, nonostante fossero assegnatari di un alloggio popolare.

Terra dei fuochi a Fiumicino

La discarica abusiva scoperta a Fiumicino

L’attività illegale avrebbe avuto inizio nel 2014, con la donna che si sarebbe insediata abusivamente, minacciando gli occupanti legittimi, effettuando allacci abusivi a elettricità e acqua e avviando un’attività di discarica abusiva con successivi roghi. L’area è stata sottoposta a sequestro, insieme a tre veicoli utilizzati per il trasporto illegale dei rifiuti.

Tra i rifiuti, in pessime condizioni igieniche, vivevano circa 40 cani, una folta colonia felina e tre cavalli, tutti posti sotto sequestro. Va precisato che il principio di non colpevolezza è in vigore, in quanto l’indagine è ancora in fase preliminare.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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