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Smartwatch antiviolenza, allarme salvifico per una donna aggredita dal figlio
Smartwatch antiviolenza: la storia di una madre salvata dall’allarme
Una donna di 57 anni è riuscita a salvare se stessa grazie a un orologio smartwatch antiviolenza. Il dispositivo, collegato con la centrale operativa dei Carabinieri, le ha permesso di chiedere aiuto in tempo reale mentre il figlio 21enne, affetto da problemi psichiatrici e tossicodipendenza, la aggrediva.
Il giovane, già destinatario di un ordine di allontanamento dalla casa familiare, si era presentato chiedendo denaro per acquistare droga. Una volta dentro l’appartamento, ha aggredito verbalmente sia il padre che la madre. Tuttavia, grazie allo smartwatch antiviolenza, la donna è riuscita ad attivare un segnale di aiuto alle forze dell’ordine. Questo ha portato all’intervento tempestivo dei Carabinieri che hanno arrestato il giovane.
Lo smartwatch antiviolenza, noto come bracciale Mobile Angel, rappresenta un’importante risorsa per le vittime di abusi domestici. Il dispositivo consente alle persone minacciate di chiedere aiuto premendo un pulsante sull’orologio. Una volta attivato, l’SOS permette alle forze dell’ordine di geolocalizzare la vittima e intervenire prontamente.
Questa vicenda sottolinea l’importanza dei dispositivi smartwatch antiviolenza nel garantire la sicurezza delle vittime di abusi domestici. Grazie a strumenti come questi, è possibile fornire un supporto immediato e salvare vite in situazioni di pericolo.