Attualità
Teatro di Roma, gli artisti si ribellano alla scelta del nuovo direttore: “Grave colpo”
Gli artisti del Teatro di Roma esprimono la loro contrarietà alla nomina del nuovo direttore
Sabato 20 gennaio 2024, il Teatro di Roma è stato al centro di una conferenza stampa indetta dal Presidente del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Teatro di Roma, Francesco Siciliano. Durante l’evento è stata annunciata una profonda spaccatura riguardo alla nomina del Direttore Generale del Teatro Nazionale della città. La decisione del CdA di procedere con la nomina del nuovo direttore, nonostante il rinvio richiesto dal Presidente e dalla consigliera Di Iorio, ha generato una netta frattura all’interno del Teatro.
Questa situazione ha portato gli artisti e le artiste della città, insieme al pubblico, a esprimere pubblicamente la loro preoccupazione. La questione cruciale sollevata riguarda il fatto che la decisione sia stata presa senza la presenza della rappresentanza della città di Roma, rappresentata dal Presidente e dalla Consigliera Di Iorio, entrambi espressione del Comune socio di maggioranza del CdA e proprietario di importanti teatri. Questa mancanza di coinvolgimento istituzionale è stata considerata un grave colpo al rapporto di lealtà e al rispetto tra il teatro della capitale, la città, il suo pubblico e gli artisti.
Secondo gli artisti, la nomina del Direttore Generale è cruciale per il futuro del Teatro di Roma e auspicherebbero una scelta ampiamente condivisa, che guardi al bene del Teatro e allo sviluppo culturale della città in tutte le sue componenti. Essi hanno anche manifesto la necessità di una figura con una visione ampia, garanzie di solidità e pluralismo. Inoltre, è stata sollevata la mancanza di parità di genere e di rappresentatività delle figure giovani nella terna selezionata dalla Commissione per la nomina del Direttore Generale.
Questa lettera è stata firmata da numerosi artisti e artiste della comunità teatrale di Roma e Nazionale, dimostrando il sostegno al Comune di Roma nell’intento di intervenire. La lettera sarà aggiornata con ulteriori firme provenienti dalla comunità artistica che, per ragioni di tempo, non hanno potuto firmarla.
Questo l’elenco dei firmatari: Fabrizio Arcuri, Compagnia Timpano/Frosini, Bluemotion, Sylvia De Fanti, Valerio Vigliar, Giorgina Pi, Matteo Garrone, Elio Germano, Lino Guanciale, Fanny e Alexander, Marco Cavalcoli, Chiara Lagani, Luigi De Angelis, Marco Molduzzi, lacasadargilla, Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni, Maddalena Parise, Alice Palazzi, Roberto Latini, Lorenzo Letizia, Vinicio Marchioni, Stefano Ricci, Fabrizio Sinisi
Attualità
Il professore è stato accusato di violenza sessuale su 10 alunne di 13 anni e poi assolto
Il professore di tecnologia di un istituto cattolico romano è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale su alcune studentesse perché ‘il fatto non sussiste’. L’uomo era stato arrestato e posto ai domiciliari durante le indagini, che erano partite dopo le denunce fatte da un gruppo di studentesse delle medie, che lo avevano accusato di molestie e palpeggiamenti. Per il docente, che era stato sospeso dall’insegnamento, erano stati chiesti tre anni di reclusione dal pubblico ministero. Adesso l’assoluzione con formula piena.
L’insegnante aveva chiesto di essere processato con il rito abbreviato. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe abusato delle 13enni “costringendole a subire atti sessuali”, con “carezze, palpeggiamenti e colpetti sul fondoschiena”. Le violenze, secondo il racconto delle ragazze, sarebbero avvenute sia quando erano interrogate alla lavagna, sia quando si trovavano nel cortile della scuola, nel periodo da giugno 2022 a maggio 2023. Durante le indagini l’uomo, che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti, è stato arrestato, mentre la scuola lo aveva allontanato subito, come da prassi nel caso di accuse così gravi. Il professore era stato accusato da dieci alunne, tutte di età compresa tra i 12 e i 13 anni. Ad andare dalle forze dell’ordine erano stati i loro genitori, che dai racconti delle figlie avevano percepito dei comportamenti non appropriati da parte dell’uomo. Da lì le indaginiAPIView other news’
Attualità
Il dossier su Emanuela Orlandi in Vaticano, secondo Pietro fu l’ultimo aiuto di Andrea Purgatori nel caso.
Il fratello di Emanuela Orlandi, scomparsa nel 1983, ha rivelato che l’ultimo aiuto ricevuto da Andrea Purgatori è legato a un fascicolo segreto. La notizia parla di come il cardinale Bertone conservi il dossier sotto il cuscino, secondo quanto riferito da Pietro Orlandi. Dopo anni di negazioni, il Vaticano ha ammesso l’esistenza del fascicolo, ma ha specificato che il contenuto è riservato e non ancora condivisibile. La questione rimane avvolta nel mistero, con molte domande ancora senza risposta.
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