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Tragico incidente in moto: muore 44enne Gabriele De Propris

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Tragico incidente in moto: muore 44enne Gabriele De Propris

Ieri mattina, martedì 10 gennaio 2023, un tragico incidente stradale ha causato la morte del motociclista Gabriele De Propris, di 44 anni. L’incidente è avvenuto nella zona nord-est di Roma, vicino alla città di Guidonia Montecelio.

Dettagli dell’Incidente

Gabriele De Propris stava viaggiando su una Yamaha X3 quando si è verificato lo scontro con un camion Iveco. Il camion era guidato da un uomo di 60 anni, che è stato portato in stato di shock al pronto soccorso. Nonostante l’intervento immediato dell’elisoccorso, Gabriele De Propris è deceduto sul colpo.

Vittima Originaria di Tivoli

Originario di Tivoli e residente a Guidonia, Gabriele De Propris è la sesta vittima delle strade della capitale dall’inizio del 2024. La sua morte ha generato profonda commozione tra amici e conoscenti, che hanno espresso il loro cordoglio sui social media, condividendo ricordi e foto del motociclista.

Altri Incidenti Recenti a Roma

La tragedia che ha coinvolto Gabriele De Propris non è un caso isolato nella zona di Roma. Pochi giorni fa, un altro giovane di 21 anni, Eliseo Lucci, ha perso la vita in un incidente stradale sull’Appia. Anche Eliseo ha ricevuto numerosi omaggi e messaggi di condoglianze dagli amici, lasciando un vuoto incolmabile nella vita di chi lo ha conosciuto.

Reazioni e Commozione sui Social Media

La notizia della morte di Gabriele ha toccato profondamente la comunità, e molti hanno voluto ricordarlo con affetto sui social. I messaggi di cordoglio e i ricordi condivisi testimoniano quanto fosse amato e quanto la sua perdita sia stata un duro colpo per tutti.

Fonte

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare la [fonte originale](https://www.fanpage.it/roma/muore-in-moto-dopo-lo-scontro-con-un-camion-aveva-44-anni-e-si-chiamava-gabriele-de-propris/).

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!

Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.

La sequenza degli eventi

Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.

Le implicazioni per la sicurezza

Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?

Fonte Verificata

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.

I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.

Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.

Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.

Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.

Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.

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