Attualità
Trapper Baby Gang ai domiciliari per violazione dell’obbligo di dimora

I Carabinieri della Compagnia di Lecco hanno messo agli arresti domiciliari il trapper noto come Baby Gang, il cui vero nome è Mouhib Zaccaria. L’esecuzione di questo provvedimento segue l’ordinanza di aggravamento della misura cautelare dell’obbligo di dimora, che l’artista sembrava aver infranto. Questo obbligo imponeva al cantante il divieto di abbandonare la propria abitazione tra le ore 20 e le 9 del mattino.
Zaccaria è stato condannato per aver partecipato a una sparatoria avvenuta tra il 2 e il 3 luglio 2022 a Milano, in via di Tocqueville, ai danni di due cittadini senegalesi. Accusato di aver partecipato a una rissa, rapina, lesioni e porto di armi da fuoco insieme al collega trapper Simba La Rue, Baby Gang dovrà scontare una pena di 5 anni e 2 mesi. Il giudice ha inoltre condannato altri sei partecipanti alla sparatoria a sentenze fino a 5 anni e 8 mesi.
Baby Gang, che ha un concerto programmato al Forum nel maggio del 2024, aveva già ricevuto una condanna a 4 anni e 10 mesi per una rapina in primo grado. Gli episodi contestati durante il processo includono principalmente tre casi avvenuti tra le Colonne di San Lorenzo e Piazza Vetra nel maggio 2021 e l’ultimo a Vignate, nel milanese, a luglio.
Inizialmente, Baby Gang era stato detenuto in carcere prima di essere trasferito in una comunità terapeutica. Qui ha scritto una lettera di scuse e pentimento, esprimendo la volontà di intraprendere un percorso di disintossicazione dalla droga. Questi elementi sono stati valutati positivamente dai giudici per la revoca degli arresti domiciliari.
Dopo la sentenza, Baby Gang ha commentato la situazione tramite una storia su Instagram. “Siamo cresciuti con l’ingiustizia. A differenza che prima ci soffrivamo. Ora ci facciamo due risate”, ha detto. “A 22 anni lo Stato mi ha condannato a più di dieci anni di galera per delle rapine a cui non ho assistito e non hanno manco una prova che io abbia commesso il reato. E se non fossi con la coscienza pulita me la sarei già data a gambe tempo fa. Ma invece sono pronto ad affrontare qualsiasi cosa più sereno di quelli che mi hanno condannato, e che avranno la coscienza sporca per tutta la vita senza manco saperlo.”
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Confessione gelida: Uomo ai magistrati, ero stufo di aspettare e l’ho uccisa prima di comprare sigarette

ShockingConfession Dal caso di omicidio che sta facendo il giro del web: una dichiarazione agghiacciante che nessuno si sarebbe aspettato!
In una svolta drammatica che ha catturato l’attenzione di tutti, Mark Samson ha fatto una confessione sconcertante alle autorità, ammettendo un atto estremo con parole che gelano il sangue. “ero stufo di aspettarla e l’ho uccisa poi mi sono fermato a comprare le sigarette”, ha dichiarato durante l’interrogatorio, lasciando tutti a chiedersi cosa possa spingere una persona a un comportamento così imprevedibile. Questa rivelazione ha acceso un dibattito feroce online, con netizen che si interrogano sui motivi nascosti dietro un gesto tanto improvviso e crudele.
I dettagli che nessuno osa ignorare
Le indagini stanno esplorando ogni angolo di questa storia, con dettagli che emergono piano piano e alimentano la curiosità pubblica. Samson, coinvolto in un caso che coinvolge la vittima Ilaria Sula, ha descritto un mix di frustrazione e routine quotidiana, un contrasto che rende il tutto ancora più inquietante. Fonti vicine alle autorità parlano di prove che potrebbero svelare segreti nascosti, tenendo milioni di persone incollate alle notizie per scoprire cosa accadrà dopo.Le reazioni del pubblico e le domande aperte
Mentre la comunità online si divide tra shock e teorie cospirazioniste, emergono interrogativi su come un momento di rabbia possa trasformarsi in tragedia. Questo caso non solo solleva dubbi sulle dinamiche personali, ma anche su possibili falle nel sistema, con esperti che analizzano ogni parola di Samson per rivelare indizi inaspettati. Che ci sia di più sotto la superficie? L’interesse cresce, e tutti aspettano sviluppi che potrebbero cambiare il corso delle indagini.
Attualità
52enne ubriaco e drogato terrorizza moglie e figlio con mannaia a Primavalle: arrestato

Hai mai sentito parlare di un incubo familiare che sfocia in un dramma da brividi? Immagina la tensione a Roma, dove un uomo armato ha messo in pericolo i suoi cari – scopri i dettagli scioccanti di questa storia che lascia senza fiato! #CronacaChoc #RomaMisteri #ArrestoImmediato
L’episodio si è verificato nel quartiere di Primavalle, dove un 52enne, sotto l’influenza di alcol e sostanze, ha scatenato il terrore contro la propria famiglia. Secondo le ricostruzioni, l’uomo ha minacciato di morte la moglie e il figlio, brandendo un’arma pericolosa che ha fatto gelare il sangue a tutti.
La scena del dramma
Le forze dell’ordine sono intervenute tempestivamente dopo una segnalazione d’emergenza, trovando l’uomo in uno stato di agitazione estrema. Gli agenti hanno dovuto agire con cautela per evitare conseguenze peggiori, trasformando una serata tranquilla in un vero thriller urbano che fa riflettere sui lati oscuri della quotidianità.
L’intervento delle autorità
Dopo averlo neutralizzato senza ulteriori incidenti, la polizia ha proceduto all’arresto del 52enne, che ora affronta accuse gravi per le minacce e il pericolo causato. Questa vicenda solleva domande inquietanti su come prevenire tali esplosioni di violenza, tenendoci incollati per sapere cosa succederà dopo.
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