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Truffa Trenitalia su WhatsApp: Come Proteggersi

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Truffa Trenitalia su WhatsApp: Come Proteggersi

La Diffusione del Link Truffaldino su WhatsApp

I truffatori stanno sfruttando canali come WhatsApp e Facebook per diffondere un link fraudolento, spesso inviato da amici o familiari. Questo induce gli utenti a fidarsi e a fornire dati sensibili in cambio della promessa di viaggi gratuiti per un anno.

Come Avviene la Truffa

Il metodo è ormai noto: un messaggio contenente un link con il logo di Trenitalia invita gli utenti a completare un questionario per ottenere biglietti gratuiti. La pagina a cui si accede sembra autentica, con grafica e colori propri di Trenitalia, e mostra persino un’immagine di una carta regalo. Tuttavia, si tratta di un’espediente di phishing.

Simulazioni Durante il Black Friday

Questa truffa non è nuova. Durante il Black Friday, i cybercriminali hanno utilizzato un sito falso per promuovere un sondaggio che prometteva una carta regalo per viaggi gratuiti di un anno. La tecnica sfruttava l’entusiasmo per le offerte e i sconti.

Il Meccanismo del Phishing

I truffatori attirano l’attenzione dell’utente con la promessa di un premio, per poi richiedere dati personali, come nome, cognome, email e numeri di carte di credito o debito. L’obiettivo è raccogliere le informazioni personali attraverso pagine web ingannevoli.

Regole di Sicurezza da Seguire

Per proteggersi, non bisogna mai condividere codici di sicurezza o dati personali, specialmente i numeri delle carte di credito o debito e i codici di accesso. È fondamentale verificare sempre il mittente del messaggio e fare attenzione ai link ricevuti. Copiare e incollare il link nella barra del browser può aiutare a riconoscere imbrogli.

Cosa Fare in Caso di Frode

Se si è caduti nella trappola, è cruciale cambiare immediatamente le password degli account coinvolti e bloccare le carte di credito o debito. Segnalare l’incidente alla Polizia Postale può contribuire a fermare i malintenzionati.

Conclusioni

Prestare attenzione ai messaggi inattesi che offrono promozioni incredibili è la chiave per evitare truffe. Rimanere informati e adottare misure preventive può proteggere te e i tuoi dati sensibili dalle frodi online.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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