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Uomo muore in pronto soccorso a Roma: famiglia protesta per codice bianco

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Mal di gola letale al pronto soccorso: famiglia indignata per codice bianco

Un uomo di 44 anni, Francesco De Paolis, è deceduto la notte di Capodanno presso il pronto soccorso dell’ospedale San Camillo di Roma, dove si era recato a causa di un forte mal di gola. Per far luce sull’accaduto e determinare se la morte poteva essere evitata, è stata disposta un’autopsia. La famiglia, indignata per quanto avvenuto, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri di Porta Portese e ha assunto un avvocato.

La testimonianza della compagna

Secondo il racconto fornito dalla compagna di Francesco al quotidiano romano Il Messaggero, l’uomo non si sentiva bene a causa di un mal di gola che inizialmente non aveva destato particolari preoccupazioni. Diversi membri della famiglia, inclusa la loro bambina, avevano recentemente avuto problemi simili. Tuttavia, durante la giornata del 31 dicembre, Francesco ha iniziato a riscontrare difficoltà nel deglutire e un aumento del dolore alla gola. Essendo allergico a certi antibiotici, aveva tentato di alleviare il sintomo con uno spray, senza successo. Preoccupati, hanno deciso che fosse meglio recarsi al pronto soccorso, e Francesco vi è andato da solo per non esporre la figlia piccola.

Codice bianco al triage e tragica attesa

All’arrivo in pronto soccorso, a De Paolis è stato assegnato un codice bianco, riservato ai casi meno urgenti. Dopo essere risultato negativo al tampone per il Covid-19, è stato fatto accomodare in sala d’attesa. Con il passare del tempo, le sue condizioni sono peggiorate notevolmente. Non ricevendo notizie per due ore, la compagna ha contattato l’ospedale e, appresa la gravità della situazione, si è precipitata al San Camillo. Sfortunatamente, al suo arrivo Francesco era già stato intubato e poco dopo è deceduto.

L’ospedale si difende, la famiglia chiede giustizia

L’ospedale San Camillo ha dichiarato di essere “fiducioso dell’operato del personale sanitario che ha fornito assistenza al paziente durante la sua repentina e grave evoluzione.” Tuttavia, l’avvocato della famiglia De Paolis ha sottolineato l’importanza di verificare se Francesco abbia ricevuto un’assistenza adeguata e tempestiva, specialmente per quanto riguarda l’assegnazione del codice al triage. L’avvocato ha inoltre invitato altri pazienti presenti quella notte a fornire eventuali informazioni utili.

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