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106enne si frattura il femore e si rimette in piedi in due giorni
Centenario Antonio Bragato, a 106 anni, è stato sottoposto a un intervento chirurgico in seguito a una frattura del femore all’ospedale di Portogruaro. Sorprendentemente, dopo solo due giorni, l’anziano era già di nuovo in piedi. Prossimamente potrà fare ritorno a casa, in stato di salute soddisfacente, per iniziare il periodo di riabilitazione.
Un infortunio grave che ha portato un uomo di 106 anni all’ospedale di Portogruaro, nella provincia di Venezia, a causa di una frattura al femore. Dopo un intervento chirurgico riuscito e solo due giorni di riposo, l’uomo era già in grado di stare in piedi, pronto per fare ritorno alla sua abitazione in buone condizioni di salute. La notizia dell’esito dell’operazione di Antonio Bragato è stata rilasciata dall’azienda sanitaria locale, Ulss 4 del Veneto orientale.
Bragato, padre di quattro figli, ha un passato di guerra. Ha combattuto durante la Seconda Guerra Mondiale sul fronte jugoslavo, rimanendo ferito e passando 40 giorni all’ospedale di Fiume. Nel 1943 fu catturato dai tedeschi e condotto in un campo di concentramento a Heilbronn, vicino a Stoccarda. La liberazione arrivò solo al termine della guerra, grazie alle truppe americane. Ora, a oltre un secolo di vita, Bragato ha affrontato un intervento chirurgico solitamente comune tra gli anziani, ma sicuramente meno usuale per coloro che superano i 100 anni di età.
L’intervento al quale è stato sottoposto il signor Bragato è considerato raro nei pazienti ultracentenari, come spiegato da Stefano Saggin, direttore dell’Ortopedia di Portogruaro. Il centenario ha affrontato il delicato intervento mostrando notevole forza e determinazione, elemento che ha permesso un veloce recupero. Un vero e proprio record per chi ha superato i 100 anni di vita.
L’esperienza del signor Bragato è un ulteriore esempio di quanto veemenza e volontà possano influenzare positivamente il risultato di un intervento chirurgico. Nonostante la frattura al femore, l’uomo non ha voluto rinunciare alla sua mobilità e ha combattuto con energia per il suo recupero.
“Dopo soli due giorni, è già tornato in piedi”, ha affermato saggin. “L’equipe di ortopedia lo ha seguito fin dal primo giorno del ricovero e le sue condizioni fisiche sono ancora buone. Prossimamente verrà dimesso e tornerà a casa, dove inizierà un periodo di riabilitazione per ripristinare la funzionalità dell’arto”.