Attualità
47enne travolto da auto muore in ospedale dopo due giorni di agonia

Una tragica immagine di una scena d’incidente.
Un uomo di quarantasette anni è deceduto in ospedale, dopo aver lottato con gravi ferite per due giorni. L’uomo era stato coinvolto in un tragico incidente stradale in Via Palianese Sud, nella regione del Frusinate. L’incidente si è verificato presso l’incrocio per San Procolo, intorno alle 19. D’origine tunisina, l’uomo stava camminando lungo la strada quando un’auto, una Fiat 600, lo ha colpito. L’automobilista, un uomo di 56 anni, si è subito fermato per offrire assistenza e ha contattato il Numero Unico delle Emergenze 112.
Dopo aver ricevuto una segnalazione urgente di un pedone gravemente ferito, il personale sanitario dell’ambulanza è arrivato sul posto. Hanno immediatamente preso in cura l’uomo e lo hanno portato d’urgenza in ospedale. Vista la gravità delle sue condizioni, è stato necessario l’intervento di un elisoccorso, che ha preso il volo per trasferire il ferito nella Capitale. Malgrado le cure mediche prestate, le condizioni di salute dell’uomo sono peggiorate rapidamente.
Dopo due giorni d’agonia, l’uomo di 47 anni è morto in ospedale. Le gravi lesioni derivanti dall’impatto con l’auto sono state fatali. I carabinieri locali erano presenti sul luogo dell’incidente e hanno svolto gli accertamenti di rito. Hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto e sequestrato l’auto per ulteriori indagini.
Attualità
Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.
La dinamica
Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.
L’arresto
L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.
Attualità
Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.
Dettagli della vicenda
Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.
Le conseguenze legali
Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.
Indagine della Corte dei Conti
Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.
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