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Allerta a Roma per inquinamento: Corso Francia, Villa Ada ed Arenula le più colpite

L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale ha rilevato un miglioramento nella qualità dell’aria a Roma rispetto al 2023, nonostante alcuni sforamenti dei limiti di polveri sottili PM10. Secondo l’Agenzia, la principale causa di inquinamento atmosferico è il trasporto veicolare, in particolare i veicoli che emettono biossido di azoto.
C’è stata recente preoccupazione per la qualità dell’aria a Roma, in seguito ai risultati dei monitoraggi effettuati dalle centraline Arpa. Analizzando i dati recenti, si nota che i valori di PM10 superano talvolta i limiti consentiti per legge. Nonostante ciò, la direzione dell’Agenzia assicura che non ci sono motivi per allarmarsi riguardo alla presenza di polveri sottili nella Capitale. Le zone di Corso Francia, Arenula e Villa Ada sono risultate particolarmente inquinate, tuttavia si sono registrati miglioramenti rispetto ai risultati del 2023.
Il limite giornaliero per la concentrazione di PM10 nell’aria è di 50 microgrammi al metro cubo. Le centraline possono superare questo valore fino a 35 volte l’anno, come spiegato da Arpa Lazio ad Ansa. “Dovremmo sempre cercare di non superare questo limite, ma rispetto ai dati dell’anno scorso siamo in linea o persino in miglioramento, soprattutto nel periodo invernale”.
Riguardo il problema del biossido di azoto, Arpa Lazio sottolinea che è principalmente causato dai veicoli privati e dai motori Diesel. “Nel gennaio e febbraio del 2023, il monitoraggio alla centralina di Villa Ada ha rilevato un superamento dei limiti, come quest’anno. Due superamenti sono stati registrati alla centralina di Arenula, rispetto a uno di quest’anno. A Corso Francia, invece, si è notato un incremento con 6 sforamenti quest’anno, rispetto a solo due l’anno scorso”.
Per contrastare l’inquinamento, il 25 febbraio è prevista una “domenica ecologica”, durante la quale sarà vietato il traffico privato nella Fascia Verde dalle 7:30 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 20:30. Saranno esentate dalle restrizioni le auto benzina Euro 6, elettriche, ibride, a GPL, metano, Bi-Fuel e le auto con il contrassegno per disabili. Inoltre, sarà consentito il transito dei veicoli dei servizi sharing, dei ciclomotori a 2 ruote con motore 4 tempi da Euro 2 e dei motocicli 4 tempi Euro 3 e successivi.
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Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1
Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Il momento del caos
Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.
Conseguenze e curiosità
Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
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