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Ardea, uccisi due cani a colpi d’arma da fuoco, minacciate persone che tentavano il soccorso

Ardea, uccisi due cani a colpi d’arma da fuoco, minacciate persone che tentavano il soccorso

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Ardea, uccisi due cani a colpi d’arma da fuoco, minacciate persone che tentavano il soccorso

Due cani vaganti sono stati uccisi da due uomini armati di fucile a Ardea, una località nella periferia estrema di Roma.

Il caso si è verificato lunedì scorso in via Enotria, un’area rurale tra Valle Caia e il Villaggio Ardeatino. I due cani, meticci con aspetto simile a quelli dei pastori tedeschi, erano soliti vagare nelle campagne intorno alle case della zona. Questa abitudine sembra aver infastidito un residente di circa 60 anni che ha reagito violentemente quando i cani hanno invaso la sua proprietà.

Questi ha quindi coinvolto un vicino ed entrambi hanno sparato ai due cani nonostante i tentativi dei residenti di fermarli e salvare la vita degli animali. Gli uomini hanno poi puntato i loro fucili contro i vicini che sono stati costretti a chiamare il numero unico di emergenza 112.

I residenti hanno raccontato al telefono che i due uomini stavano sparando ai cani e minacciando loro stessi. Al loro arrivo, i carabinieri hanno trovato i due uomini ancora armati. Le loro armi, legalmente detenute per la caccia, sono state sequestrate in via precauzionale. Uno dei due uomini aveva ancora le mani sporche di sangue e ci sono state segnalazioni di altre tracce ematiche sul terreno. Gli uomini sono stati denunciati.

Gli investigatori hanno cercato di rintracciare i corpi dei cani senza successo. Stando al resoconto di alcuni testimoni, sembra che i corpi dei due animali siano stati avvolti in sacchetti neri e rimossi dalla scena. L’uomo di 60 anni potrebbe essersi sbarazzato dei corpi in campagna, lontano da occhi indiscreti per evitare che i carabinieri li trovassero.

Secondo alcuni resoconti, l’uomo non era in casa quando i carabinieri sono arrivati. Poco prima, si sarebbe allontanato in auto nonostante uno dei vicini avesse cercato di fermarlo con una mazza da baseball. L’uomo non si è fatto intimidire, ha premuto l’acceleratore e se n’è andato, per ritornare solo quando i carabinieri erano già sul posto.

Questo brutto evento è ancora avvolto nel mistero e gli investigatori hanno ancora molto da esaminare. Nel frattempo, l’incidente è stato condannato dalle associazioni di protezione di cani e gatti, che ricordano che l’uccisione di un animale è un reato. “Se ci sono cani vaganti che possono rappresentare una minaccia per gli abitanti di un quartiere,”, avvertono i volontari delle associazioni, “è sufficiente chiamare la polizia locale, i carabinieri o le associazioni del territorio che possono catturarli e metterli in sicurezza. Non serve ucciderli”.

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