Attualità
Attacco mortale da cani rottweiler: due le persone salvate. “Non sopprimeteli”
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L’intervento tempestivo dei carabinieri e dei guardiaparco del Parco di Bracciano e Martignano ha evitato che tre rottweiler aggredissero altre due persone. La tragedia è avvenuta nel parco di Manziana, dove un uomo che faceva jogging è stato attaccato e ucciso dai cani, ora catturati e sedati.
Per ulteriori dettagli sull’incidente, è possibile seguire il canale WhatsApp di Roma Fanpage.it. Fonti di Fanpage.it riportano che all’arrivo dei primi soccorritori nel bosco di Macchia Grande di Manziana, a nord di Roma, i rottweiler stavano ancora attaccando l’uomo. I cani sono stati catturati e sedati solo alcune ore dopo la scoperta dell’uomo aggredito e altre due persone sono state esposte al pericolo di essere a loro volta aggredite.
Le ricostruzioni preliminari rivelano che uno degli individui a rischio era un pastore che avrebbe tentato di intervenire a difesa della vittima. Riuscì a salvarsi reagendo con un bastone e, insieme a una donna, chiamò le forze dell’ordine. Graie all’interessamento dei guardiaparco del Parco di Bracciano e Martignano e dei carabinieri, che hanno immediatamente bloccato tutti gli accessi al parco, si è evitato un ulteriore attacco a un ciclista che percorreva un sentiero nella Macchia Grande.
Al momento non è ancora stata identificata la vittima. Il corpo sembra essere di un uomo di mezza età. Invece, il proprietario dei cani è stato sicuramente individuato. Gli animali erano fuggiti da un’abitazione non lontana dal bosco di Macchia Grande.
L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) ha espresso il proprio cordoglio per la morte dell’uomo, chiedendo però che i cani non vengano soppressi e che venga condotta un’indagine accurata sull’accaduto. Parallelamente, l’Organizzazione Internazionale Protezione degli Animali (OIPA) ha sollecitato la regolamentazione della detenzione di alcuni tipi di cani, spesso scelti da persone che non sono in grado di gestirli correttamente.
Attualità
Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Attualità
Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga
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Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.
Incendio del carro allegorico
Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.
Dettagli sui feriti
Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.
Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.
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