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Bambino Gesù all’ex Forlanini. Accordo Italia Vaticano

L’ex ospedale Forlanini di Roma, fondato nel 1920 per la cura dei malati di tubercolosi e chiuso nel 2015, diventerà la nuova sede dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù entro il 2030, in base a un accordo tra Italia e Vaticano.
Ieri nella sede dell’ambasciata italiana presso la Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, hanno firmato la Dichiarazione di intenti per la riqualificazione del complesso ex Forlanini. La firma è avvenuta anche grazie al contributo di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), rappresentata da Dario Scannapieco e il suo collaboratore Fabio Barchiesi. Mantovano ha ringraziato anche Regione Lazio, il Comune di Roma Capitale e il ministero della Salute, coinvolti nel progetto.
Come già anticipato dalla nostra redazione, Il Vaticano acquisterà l’area dell’ex ospedale, e l’Inail si occuperà della trasformazione dell’immobile, che poi verrà assegnato in affitto alla Santa Sede per diventare la nuova sede dell’ospedale pediatrico. Mantovano ha precisato che gli spazi del nuovo ospedale saranno “almeno quattro volte superiori a quelli attuali” e ha sottolineato le difficoltà di ampliamento e miglioramento delle strutture attuali, giustificando così la scelta di trasferire l’ospedale nell’area dell’ex ospedale Carlo Forlanini.
La firma della dichiarazione d’intenti avviene dopo un anno di lavoro comune. Il cardinale Parolin ha ringraziato tutti i soggetti coinvolti nel progetto, sottolineando come questa collaborazione consentirà di “offrire maggiori possibilità di attenzione e cura nei confronti dei bambini”. Anche il governatore del Lazio, Francesco Rocca, e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, hanno espresso soddisfazione per l’accordo.
Alla cerimonia per la firma della dichiarazione d’intenti hanno preso parte anche l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Dario Scannapieco, il commissario straordinario dell’Inail Fabrizio D’Ascenzo, il presidente dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, Tiziano Onesti, e il ministro della Salute Orazio Schillaci.
L’accordo prevede che la Santa Sede ceda il diritto di superficie a Inail dopo l’acquisto dell’area. Inail avvierà quindi la costruzione del nuovo ospedale e lo affitterà al Bambino Gesù con un canone che remuneri l’investimento. L’intesa prevede la stipula di un accordo tra Santa Sede e Italia anche per il trasferimento delle immunità extraterritoriali nella nuova sede, come previsto dal Trattato del Laterano per l’attuale ospedale al Gianicolo. In futuro, verrà discusso il destino della sede storica di Sant’Onofrio, tenendo conto della sua attuale funzione socio-assistenziale e prevedendo anche un diritto di prelazione a favore dello Stato italiano.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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