Attualità
Bimba muore appena nata, avvocati: “Mamma perdeva sangue, intervento dopo 4 ore”
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Serve chiarezza, questo è ciò che i genitori della piccola Valentina, morta appena nata la scorsa settimana, stanno chiedendo. Fanpage.it ha intervistato gli avvocati Stefania Rondini e Andrea Calderoni che assistono la famiglia. Sin dall’inizio sono state riscontrate anomalie.
La bambina è nata e morta in circostanze che hanno lasciato i genitori sconvolti. Stefania Rondini, l’avvocata che assiste la famiglia, ha paragonato la situazione alla semplice accensione e spegnimento di una luce. La famiglia è determinata a scoprire la verità e a garantire che tali fatti non si ripetano.
Andrea Calderoni, l’altro avvocato che assiste la famiglia, ha espresso preoccupazione per i ritardi nelle indagini. La cartella clinica è stata consegnata alla Procura con ritardo, rallentando il processo. Attualmente sono stati attivati consulenti per eseguire esami sul corpo della neonata, il cordone ombelicale e la placenta.
La gravidanza della madre di Valentina era inizialmente tranquilla, ma si sono verificate complicazioni improvvisamente. La famiglia ha denunciato mancanza di assistenza durante il parto. Gli avvocati hanno sottolineato un buco temporale di quattro ore tra l’inizio delle complicazioni e l’ingresso in sala operatoria.
La neonata è nata viva ma è deceduta poco dopo. Non è ancora stata eseguita un’autopsia per determinare la causa del decesso. La direzione dell’ospedale ha chiesto il consenso per trasferire il corpo per esami diagnostici, ma la famiglia ha rifiutato, mandando diffide e nominando medici per le consulenze.
Attualità
Incendio al commissariato di Albano, 15 auto della polizia distrutte con probabile pista anarchica
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Un incendio doloso ha devastato quindici automobili della polizia di Stato ad Albano Laziale all’alba di oggi, lunedì 24 febbraio. All’interno del parcheggio del commissariato si trovavano dieci auto di servizio e cinque vetture private degli agenti. Due poliziotti, uno della stradale e uno del commissariato, hanno riportato intossicazioni da fumo e sono attualmente in ospedale per accertamenti.
Indagini in corso
Le indagini, affidate alla Digos della questura di Roma, indicano un’origine dolosa dell’incendio, con la pista anarco-insurrezionalista considerata la più promettente. Telecamere di sicurezza hanno ripreso una persona incappucciata che, dopo aver scavalcato il muro di cinta, ha appiccato il fuoco. Secondo quanto riferito dal segretario del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, “è abbastanza evidente che dietro questo gesto ci siano esponenti dell’area anarco-insurrezionalista”.
Rischi per la sicurezza
Questo episodio si verifica a pochi giorni da un altro incendio simile, avvenuto presso il comando della Compagnia dei Carabinieri di Castel Gandolfo, che aveva già visto in pericolo la sicurezza delle forze dell’ordine. Anche in quell’occasione, una persona incappucciata era stata ripresa mentre tentava di appiccare un incendio.
Reazione delle autorità locali
Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ha espresso “solidarietà e vicinanza agli agenti del commissariato locale” e ha confermato che “gli uffici comunali si sono attivati per quanto di nostra competenza”. A causa dell’incendio, la circolazione veicolare su via Appia e Borgo Garibaldi è stata temporaneamente chiusa, ma il traffico è stato successivamente riaperto in entrambi i sensi di marcia.
Attualità
Due turisti bloccati mentre un altro riesce a fare il bagno nella fontana di Trevi
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Il 23 febbraio, una notte di controlli intensificati, la Polizia Locale di Roma ha bloccato un gruppo di turisti intenti a entrare nella fontana di Trevi. Tra i tre uomini coinvolti, un turista neozelandese residente a Londra è riuscito parzialmente a bagnarsi, ma è stato immediatamente multato di 500 euro e allontanato secondo quanto stabilito dal Regolamento di Polizia Urbana.
Non sono noti i motivi per cui i turisti abbiano tentato di immergersi nel famoso monumento, ma la polizia ha intensificato le misure di vigilanza per prevenire episodi di questo tipo. Nonostante l’intervento tempestivo degli agenti, il neozelandese ha ignorato gli avvertimenti e ha danneggiato un sito che è già sotto attenta osservazione.
La frequente tentatività di ingresso nella fontana da parte di turisti non è una novità, sebbene i controlli abbiano reso tali comportamenti sempre più rari. Anche in situazioni in cui i trasgressori sfuggono al fermo immediato delle forze dell’ordine, come dimostra questo caso, le multe rimangono elevate e rappresentano un deterrente significativo.
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