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Disturbi social negli adolescenti. Non lasciate i vostri figli soli

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Disturbi social negli adolescenti: come riconoscerli e prevenirli

Le aziende sono accusate di aver progettato le loro piattaforme social per attrarre, catturare e creare dipendenza tra i giovani. Questo comporta la necessità di educare, impostare limiti orari, applicare filtri di protezione per i ragazzi e in generale evitare l’iscrizione dei minori di 13 anni sui social.

Uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità ha rivelato che circa 4 adolescenti su 5 utilizzano quotidianamente i social media, con 1 su 10 a rischio di sviluppare un uso problematico. Le ragazze di 13 anni sono risultate essere particolarmente vulnerabili, con il 40% a rischio di sviluppare problematiche legate ai social media.

Il rapporto mostrava inoltre che l’esposizione ai social può alimentare disturbi mentali tra i giovani, come l’astinenza, l’ansia da accesso continuo e l’incapacità di gestire il tempo. È emerso che le ragazze sono più a rischio rispetto ai ragazzi, con un picco di vulnerabilità a 13, 15 e 17 anni, mentre per i ragazzi il picco si riscontra intorno agli 11 anni.

La questione dell’impatto negativo dei social sul benessere mentale dei giovani è diventato un problema rilevante. Recentemente, alcune grandi aziende come Meta, TikTok, Snapchat e altre sono state accusate di mettere a rischio la sicurezza dei minori sui social. A metà febbraio, la città di New York ha persino intentato una causa contro diverse piattaforme social per danni alla salute mentale dei bambini e dei ragazzi.

Per proteggere gli adolescenti da questi rischi, è importante educare i genitori, impostare limiti di utilizzo, applicare filtri di protezione e in generale evitare l’iscrizione dei minori di 13 anni sui social. È fondamentale sensibilizzare genitori e ragazzi sull’uso consapevole dei social media e promuovere una cultura educativa forte in merito.

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Pannelli crollano in Galleria Giovanni XXIII paralizzando il traffico romano

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Pannelli crollano in Galleria Giovanni XXIII paralizzando il traffico romano

RomaInCaos Scopri come la caduta improvvisa di due pannelli ha bloccato la Galleria Giovanni XXIII, scatenando un inferno di traffico a Roma e lasciando migliaia di pendolari a chiedersi cosa succederà dopo!

La capitale italiana è stata colpita da un evento inaspettato che ha trasformato una routine quotidiana in un vero rompicapo. La Galleria Giovanni XXIII, una delle arterie principali della città, è stata chiusa d’urgenza dopo che due pannelli si sono staccati, creando non solo pericoli immediati ma anche una curiosità diffusa tra i cittadini su cosa abbia potuto causare un simile incidente. Immagina di essere bloccato in coda per ore: è proprio ciò che sta accadendo ora, con il traffico che si è ingolfato in modo spettacolare.

Le Cause dell’Incidente

Le autorità hanno confermato che la caduta dei pannelli è stata il motivo principale della chiusura, un evento che ha immediatamente catturato l’attenzione di tutti. ‘Traffico in tilt’ è l’espressione che meglio descrive la situazione, con code chilometriche che si estendono per la città, spingendo i romani a cercare alternative creative per muoversi.

L’Impatto sulla Città

Mentre le indagini procedono, il caos ha già influenzato la vita quotidiana di migliaia di persone, con ritardi che potrebbero durare giorni. Gli esperti stanno analizzando ogni dettaglio per prevenire futuri problemi, ma una cosa è certa: questo episodio ha acceso la curiosità su quanto sia fragile l’infrastruttura urbana di Roma. Che cosa scopriremo nei prossimi aggiornamenti?

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Femminicidio Ilaria Sula: i depistaggi e le derisioni di Mark Samson tra telefono e messaggi falsi

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Femminicidio Ilaria Sula: i depistaggi e le derisioni di Mark Samson tra telefono e messaggi falsi

FemminicidioSula: Scopri i depistaggi scioccanti e i trucchi ingannevoli che hanno sconvolto Roma!

In un caso che sta catturando l’attenzione di tutti, il femminicidio di Ilaria Sula ha rivelato una rete di depistaggi e manipolazioni che lasciano senza fiato. Immaginate messaggi falsi e telefonate misteriose usate per confondere le indagini: cosa nascondeva davvero Mark Samson? Questa storia, piena di colpi di scena, solleva domande inquietanti su come la verità possa essere distorta in modo così astuto.

I depistaggi iniziali

Le autorità hanno scoperto che i primi indizi erano pieni di false piste, con Samson al centro di manovre calcolate per sviare le ricerche. Fonti vicine alle indagini parlano di un piano meticoloso, dove ogni dettaglio sembrava studiato per proteggere il colpevole. Ma cosa lo ha spinto a tanto? È un mistero che continua a incuriosire esperti e pubblico.

I finti messaggi e le prese in giro

Tra le prove emerse, i “finti messaggi” inviati da Samson hanno giocato un ruolo chiave, creando confusione e ritardi nelle indagini. Queste comunicazioni ingannevoli, descritte come veri e propri giochi psicologici, fanno sorgere la domanda: quanto è facile manipolare la realtà digitale per coprire un crimine? Gli inquirenti stanno ancora scavando, e ogni nuova rivelazione potrebbe cambiare tutto.

Le ombre dell’inchiesta

Mentre le autorità proseguono con le verifiche, il caso di Ilaria Sula rimane un enigma affascinante, con potenziali legami a dinamiche più ampie. Quali altri segreti emergeranno? Non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso.

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