Attualità
Esplosione bombola gas a Terracina: tre persone gravi estratte dalle macerie

L’Incidente a Terracina
Un incidente sconvolgente è avvenuto a Terracina, in provincia di Latina. Purtroppo, una bombola del gas è esplosa in un edificio situato in via Ponte di Ferro. Quest’evento tragico ha avuto luogo nella serata di venerdì 9 febbraio, causando ferite gravi a tre persone. Secondo le informazioni raccolte, le persone coinvolte nell’incidente appartengono tutte alla stessa famiglia e sono state immediatamente trasportate in ospedale in stato d’emergenza.
I Dettagli dell’Incidente
Le informazioni preliminari rivelano che l’incidente è avvenuto intorno alle 19.30. Sembra che la famiglia si trovasse in casa quando la bombola del gas è esplosa per ragioni ancora sconosciute e attualmente in fase di indagine. Questo fatale incidente ha provocato danni significativi all’edificio. I vicini di casa, avendo sentito un boato prima della cena, sono usciti per indagare cosa fosse successo. Rapidamente hanno capito che si trattava di un’esplosione, rendendosi conto dell’urgente gravità della situazione. Immediatamente hanno allertato il Numero Unico delle Emergenze 112, che ha prontamente mandato squadre mediche sul luogo.
Il Soccorso
Sul luogo dell’incidente, al civico 54, è intervenuta anche la squadra dei vigili del fuoco. I professionali soccorritori hanno iniziato rapidamente le operazioni di salvataggio, estraendo con successo le tre vittime dalle macerie per consegnarle alle cure dei medici. Le persone ferite sono state immediatamente trasportate in ospedale con l’ambulanza. Al momento le condizioni salutari delle vittime non sono note, ma sono gravi. Le forze dell’ordine locali erano presenti sul luogo dell’incidente e hanno isolato l’area dell’esplosione per facilitare le operazioni di soccorso e per consentire le indagini di routine.
Attualità
Controlli antidroga e sfratti al Quarticciolo effettuati da centinaia di militari e agenti

Il Quarticciolo ha vissuto un’intensa mattinata di controlli da parte delle forze dell’ordine. L’operazione ha avuto come obiettivo il contrasto al traffico di stupefacenti e la gestione di sfratti, coinvolgendo Ater e la Sala Operativa Sociale.
Il dispiegamento delle forze dell’ordine
Il blitz ha visto la partecipazione di centinaia di militari, vigili urbani e poliziotti, che hanno effettuato controlli antidroga per le strade del quartiere. Nella giornata di oggi, martedì 25 febbraio, il quartiere si è svegliato con un gran dispiegamento di forze dell’ordine, tra cui la polizia locale con le pattuglie, gli agenti dell’unità Sicurezza Pubblica ed Emergenziale, del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana, del V Gruppo Prenestino e Casilino, e altre unità territoriali.
Controlli e verifiche in corso
Oltre ai vigili urbani, erano presenti anche agenti della Polizia di Stato, carabinieri e Guardia di Finanza. Le forze dell’ordine sono attive nella periferia Est della Capitale, al Quarticciolo, eseguendo controlli sia nelle strade che all’interno di alcuni alloggi. Gli agenti hanno infatti svolto verifiche congiuntamente con il personale Ater e della Sala Operativa Sociale, entrando in alcune abitazioni per accertamenti.
Il blitz delle forze dell’ordine al Quarticciolo
Attualità
Storia di Gisella in tribunale a Trevignano, con accuse di truffa e perizia sulla statua che “piange”

C’è attesa per l’esito degli esami sul sangue della statuetta di Gisella Cardia, previsto per il 4 marzo 2025. Il perito Emiliano Giardina illustrerà i risultati in un’udienza presso il Tribunale di Civitavecchia, elemento cruciale nella vicenda riguardante la Madonna di Trevignano Romano.
Sviluppi giuridici
Il caso sta per entrare in una fase decisiva, in cui si dovrà decidere tra la richiesta di archiviazione e il rinvio a giudizio nei confronti di Gisella Cardia e suo marito, Gianni. Questo arriva dopo quasi un anno dalla dichiarazione del vescovo Marco Salvi, che ha definito le apparizioni “false” con la formula “Constat de non supernaturalitate”.
Attese udienze e testimonianze
Oggi, 25 febbraio, verrà ascoltato Luigi Avella, ex fedele che ha donato 123mila euro all’associazione Madonna di Trevignano Ets, e che ha sporto diverse denunce contro i coniugi Cardia. Il termine per la deposizione dell’elaborato peritale scade il 28 febbraio, mentre il 4 marzo sarà l’udienza in cui Giardina presenterà i risultati. Secondo alcune indiscrezioni, si è ipotizzato che il sangue sulla statuetta appartenga a Gisella, ma l’avvocato Solange Marchignoli ha sottolineato la necessità di prudenza.
Prospettive future
Qualora i risultati mostrassero una traccia di DNA unica, escludendo altre fonti, il giudice potrebbe riconoscere la configurazione del reato di truffa aggravata, suggerendo che Gisella possa aver utilizzato il proprio sangue per “suggestionare” i fedeli al fine di ottenere donazioni. Le prossime settimane si preannunciano decisive per il futuro della vicenda della Madonna di Trevignano.
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