Attualità
Fabrizio Pellegrini deceduto in Incidente sull’Appia. Si cercano testimoni. I contatti telefonici
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La famiglia di Fabrizio Pellegrini sta ricercando testimoni dell’incidente stradale in cui ha perso la vita. Hanno chiesto a chiunque fosse presente o ne abbia assistito di contattarli. “Stiamo cercando testimoni dell’incidente in cui è morto Fabrizio. Vogliamo comprendere cosa è successo e come si sono svolti gli eventi. Se qualcuno ha visto qualcosa, vi preghiamo di parlare”, è l’appello della famiglia.
L’incidente coinvolgente il cinquantenne è accaduto sulla Via Appia, quando Fabrizio è caduto dalla sua moto Kawasaki. La famiglia sta cercando risposte alle domande rimaste senza risposta. Hanno attaccato volantini in città e accettano informazioni tramite i numeri di cellulare 3356252104-3495851936 o l’email alessio977@gmail.com. Un appello è stato pubblicato anche sui social network, riscuotendo molti commenti e condivisioni.
C’è il sospetto che un altro veicolo abbia effettuato una manovra errata, causando la perdita di controllo della moto da parte di Fabrizio. Gli abitanti avevano anticipatamente segnalato la pericolosità di quel tratto della Via Appia, che ha causato diverse morti negli anni. Prima del tragico incidente di Fabrizio, ci fu quello di un medico romano di cinquant’anni, morto sempre in moto scontrandosi con un’auto nel giugno 2023, e prima ancora, un ventiseienne morto in uno scontro con un SUV.
Fabrizio Pellegrini, un controllore di volo di cinquant’anni, era sposato e padre di tre figli. Viveva con la sua famiglia vicino all’Appia. Secondo le informazioni disponibili, l’incidente è avvenuto verso le ore 14, quando il cinquantenne stava viaggiando sulla sua moto. Per motivi ancora non chiari e in corso di indagine, Fabrizio è andato a sbattere contro un furgone che si sarebbe mosso nella stessa direzione della sua moto, all’altezza del chilometro 22.300 nei pressi del cimitero di Castel Gandolfo. Nonostante i tentativi dei soccorritori per salvargli la vita, la sua morte è stata dichiarata sul posto dell’incidente.
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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Attualità
Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga
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Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.
Incendio del carro allegorico
Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.
Dettagli sui feriti
Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.
Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.
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