Cronaca
Fidene, Obbligava la moglie a lasciare il telefonino sul tavolo della cucina. I vicini salvano la donna

Cronaca Roma – Gli ufficiali della Polizia di Stato del III Distretto “Fidene – Serpentara”, dopo un’operazione investigativa complessa e sensibile coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma contro un uomo di 46 anni, fortemente sospettato di maltrattamenti in famiglia.
L’indagine è partita da una segnalazione pervenuta al numero di emergenza 112 riguardante una “lite in famiglia”. Gli agenti di via Franco Enriquez sono intervenuti immediatamente e hanno raccolto i resoconti di alcune testimoni, le quali hanno manifestato profonda preoccupazione per l’incolumità di una loro amica. Quest’ultima, da due anni, era soggetta alle vessazioni del convivente, il quale, per gelosia, le vietava persino di uscire di casa da sola. La paura instillata in lei era così grande da impedirle di denunciare.
Attraverso servizi di osservazione e controllo mirati a individuare il responsabile e avvicinare la vittima senza la presenza dell’aguzzino, gli agenti hanno agito durante i brevi momenti di assenza dell’uomo. Hanno così potuto avvicinare la vittima e offrirle il supporto necessario per raccontare gli abusi subiti.
L’ennesimo caso di Cronaca a Roma ha fatto sì che la denuncia ha rivelato che la donna era stata vittima per due anni di continui maltrattamenti, finalizzati a controllare ogni aspetto della sua vita quotidiana. Era costretta a rimanere costantemente in casa, con limitazioni nelle amicizie, divieto di contatti maschili, controllo dei suoi dispositivi elettronici e addirittura una riduzione delle sue attività lavorative. Alla luce di queste indagini approfondite, la Procura di Roma ha richiesto e ottenuto la custodia cautelare. Fonte
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
Cronaca
Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

Una voce umana è il titolo della pellicola che vedrà Guerritore interpretare una delle più grandi icone femminili del cinema italiano e mondiale. Il film si propone di esplorare la vita e l’eredità di questa figura attraverso una narrazione intensa e coinvolgente.
Un’interpretazione straordinaria
La scelta di Guerritore per il ruolo principale è stata accolta con entusiasmo, poiché l’attrice è nota per le sue capacità artistiche e la profondità delle sue interpretazioni. Gli amanti del cinema aspettano con impazienza di vedere come riuscirà a portare sul grande schermo l’essenza di una personalità così complessa e affascinante.
Riscoprire un’icona
La pellicola offrirà non solo un tributo alla carriera della protagonista, ma anche una riflessione sui temi universali di amore, perdita e autocontrollo. "Una voce umana" non si limita a raccontare la storia di una donna, ma cerca di catturare le emozioni e le esperienze che hanno segnato la sua vita, rendendo omaggio alla sua grandezza.
In attesa di ulteriori dettagli sulla programmazione e sul rilascio del film, il progetto sta già suscitando un notevole interesse tra il pubblico e gli addetti ai lavori.
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