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Figlio di Cicciolina, Ludwig Koons, a processo per estorsione e minaccia alla madre
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La situazione giudiziaria di Ludwig Maximillian Koons, unico figlio della famosa attrice hard Cicciolina, continua a evolversi. Koons era stato arrestato a giugno dello scorso anno a seguito della denuncia presentata da sua madre, il cui vero nome è Ilona Staller. Il ventennio è accusato di aver usato un taser contro sua madre tentando di estorcerle del denaro. Ciò ha aperto un dibattito di natura legale: può essere considerato un taser un’arma vera e propria? Nonostante abbia una potenzialità offensiva e difensiva, il taser non ha la capacità di uccidere, a differenza delle armi tradizionali, motivo che potrebbe portare a una riduzione dell’accusa o dell’aggravante.
Le accuse presentate contro Ludwig rivolgono al giovane Koons il reato di “detenzione illegale di arma ed estorsione”. Ora è compito dei giudici e del Pubblico Ministero risolvere l’interrogativo riguardante la natura del taser, mentre la prossima udienza è stata fissata per giugno, quando verrà resa pubblica la decisione. La risoluzione di tale questione potrebbe costituire un precedente significativo.
La controversa situazione di Ludwig, figlio anche dell’artista Jeff Koons, ha avuto inizio il 27 giugno dello scorso anno. In quel giorno, i carabinieri di Roma, zona Cassia, ricevettero una chiamata da Ilona Staller la quale denunciò un tentativo di estorsione da parte del figlio. Cicciolina riferì agli agenti che Ludwig, brandendo un taser, aveva cercato di prelevarle una somma non specificata di denaro.
Il giovane Koons fu successivamente rintracciato in un bar di fronte alla sua abitazione, e l’arma fu trovata in casa sua. Durante l’interrogatorio in centrale, Ludwig negò ogni accusa. Dichiarò che tra lui e sua madre ci fossero solo delle divergenze e negò categoricamente di averla minacciata con il taser. Il giovane dichiarò anche che l’arma gli era stata regalata da un amico, aggiungendo di non aver mai voluto fare del male a nessuno e di non essere consapevole della sua illegale detenzione. L’accusa mossa contro il figlio di Cicciolina riguardava la detenzione illegale dell’arma e l’estorsione. La prossima decisione dei giudici potrebbe avere conseguenze rilevanti sulla prima delle due accuse.
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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga
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Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.
Incendio del carro allegorico
Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.
Dettagli sui feriti
Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.
Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.
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