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Fiorello sostiene la protesta dei trattori: ‘Viva i prodotti della nostra terra’

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Fiorello sostiene la protesta dei trattori: ‘Viva i prodotti della nostra terra’

La protesta degli agricoltori ha trovato spazio al programma Viva Rai2!, condotto da Fiorello. Questa mobilitazione ha coinvolto Roma, in particolare la Nomentana che è stata bloccata da 150 trattori. Al contempo, oltre 400 agricoltori hanno organizzato un sit-in a Piazza della Repubblica. Stando a quanto riportato, i due gruppi sembravano divisi sulla modalità di protesta.

In occasione del programma, Fiorello e Biggio hanno deciso di ospitare alcuni rappresentanti degli agricoltori. L’accoglienza è avvenuta nei pressi del glass di Viva Rai2!. A fare il loro ingresso, c’era anche Ercolina, una mucca che è diventata il simbolo della protesta ed è rappresentativa del mondo agricolo.

Con l’arrivo di Ercolina, la mucca simbolo delle proteste, il presentatore e il comico hanno accolto i rappresentanti degli agricoltori. Non solo, essi erano in compagnia di Ercolina e di molti prodotti agricoli che hanno deciso di donare. Interrogato da Fiorello sulle proteste, un rappresentante si è detto ottimista, rivelando che i vari comitati stanno cercando un’unità per presentare un programma condiviso al Governo. Alla luce di ciò, Fiorello e Biggio hanno appoggiato la protesta, ringraziando tutta la categoria per il dono ricevuto.

La giornata di ieri è stata piuttosto movimentata per la città di Roma. Oltre 400 coltivatori si sono radunati in Piazza della Repubblica e una delegazione si è recata in prefettura. La via Nomentana è rimasta bloccata per più ore. Nonostante al principio sembrassero divisi, gli agricoltori sembrano ora interessati a unire le forze. Nonostante ciò, il corteo di ieri ha causato molti disagi al traffico cittadino. Infatti, oltre 150 trattori hanno paralizzato la Nomentana per più di quattro ore. Inizialmente, il corteo avrebbe dovuto confluire verso Piazza della Repubblica per un sit-in di tre ore, ma i trattori sono rimasti sulla Nomentana, provocando ingorghi in tutta la città.

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Incendio al commissariato di Albano, 15 auto della polizia distrutte con probabile pista anarchica

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Incendio al commissariato di Albano, 15 auto della polizia distrutte con probabile pista anarchica

Un incendio doloso ha devastato quindici automobili della polizia di Stato ad Albano Laziale all’alba di oggi, lunedì 24 febbraio. All’interno del parcheggio del commissariato si trovavano dieci auto di servizio e cinque vetture private degli agenti. Due poliziotti, uno della stradale e uno del commissariato, hanno riportato intossicazioni da fumo e sono attualmente in ospedale per accertamenti.

Indagini in corso

Le indagini, affidate alla Digos della questura di Roma, indicano un’origine dolosa dell’incendio, con la pista anarco-insurrezionalista considerata la più promettente. Telecamere di sicurezza hanno ripreso una persona incappucciata che, dopo aver scavalcato il muro di cinta, ha appiccato il fuoco. Secondo quanto riferito dal segretario del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, “è abbastanza evidente che dietro questo gesto ci siano esponenti dell’area anarco-insurrezionalista”.

Rischi per la sicurezza

Questo episodio si verifica a pochi giorni da un altro incendio simile, avvenuto presso il comando della Compagnia dei Carabinieri di Castel Gandolfo, che aveva già visto in pericolo la sicurezza delle forze dell’ordine. Anche in quell’occasione, una persona incappucciata era stata ripresa mentre tentava di appiccare un incendio.

Reazione delle autorità locali

Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ha espresso “solidarietà e vicinanza agli agenti del commissariato locale” e ha confermato che “gli uffici comunali si sono attivati per quanto di nostra competenza”. A causa dell’incendio, la circolazione veicolare su via Appia e Borgo Garibaldi è stata temporaneamente chiusa, ma il traffico è stato successivamente riaperto in entrambi i sensi di marcia.

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Due turisti bloccati mentre un altro riesce a fare il bagno nella fontana di Trevi

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Due turisti bloccati mentre un altro riesce a fare il bagno nella fontana di Trevi

Il 23 febbraio, una notte di controlli intensificati, la Polizia Locale di Roma ha bloccato un gruppo di turisti intenti a entrare nella fontana di Trevi. Tra i tre uomini coinvolti, un turista neozelandese residente a Londra è riuscito parzialmente a bagnarsi, ma è stato immediatamente multato di 500 euro e allontanato secondo quanto stabilito dal Regolamento di Polizia Urbana.

Non sono noti i motivi per cui i turisti abbiano tentato di immergersi nel famoso monumento, ma la polizia ha intensificato le misure di vigilanza per prevenire episodi di questo tipo. Nonostante l’intervento tempestivo degli agenti, il neozelandese ha ignorato gli avvertimenti e ha danneggiato un sito che è già sotto attenta osservazione.

La frequente tentatività di ingresso nella fontana da parte di turisti non è una novità, sebbene i controlli abbiano reso tali comportamenti sempre più rari. Anche in situazioni in cui i trasgressori sfuggono al fermo immediato delle forze dell’ordine, come dimostra questo caso, le multe rimangono elevate e rappresentano un deterrente significativo.

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