Attualità
Inchiesta truffa Chiara Ferragni: verifiche follower, numeri gonfiati per contratti?
Secondo Repubblica, la procura di Milano potrebbe investigare anche sui follower di Chiara Ferragni nell’ambito dell’inchiesta per truffa aggravata legata ai presunti casi di pubblicità ingannevole per fini benefici. I casi citati vanno dal pandoro Balocco alle uova di Pasqua di Dolci Preziosi, fino alle bambole Trudi e ai biscotti Oreo. Si ipotizza che i 29,2 milioni di follower di Chiara Ferragni potrebbero essere oggetto di approfondimento per capire se siano reali o gonfiati tramite profili fake.
La risposta a questa domanda potrebbe essere rilevante per l’inchiesta perché potrebbe influire sui rapporti contrattuali tra Chiara Ferragni e le aziende, così come sul peso che l’influencer ha quando promuove un prodotto davanti a milioni di follower. La procura di Milano potrebbe ascoltare testimoni importanti e esaminare tutti i documenti e contratti raccolti nelle indagini sulle presunte truffe.
Gli investigatori sperano che qualcuno si faccia avanti per chiarire alcune dinamiche, ma nel frattempo stanno esaminando attentamente tutti i documenti e i contratti legati alle operazioni sotto indagine. Successivamente potrebbero convocare gli indagati per interrogatori, se i soggetti interessati sceglieranno di rispondere. Chiara Ferragni potrebbe anche decidere di difendersi solo con una memoria scritta, in astratto.
Attualità
Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
-
Attualità5 giorni fa
Arrestato finto maresciallo per richiesta di 10mila euro dopo investimento di donna incinta da parte del figlio
-
Attualità5 giorni fa
La Vela di Calatrava sarà pronta per giugno, in tempo per il Giubileo dei Giovani 2025
-
Attualità10 ore fa
La decisione sulla scarcerazione di Gianni Alemanno resta rimandata dal Riesame
-
Attualità3 giorni fa
Due anziane sorelle sono state trovate morte in casa a Prati: non si avevano loro notizie da mesi.