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Ma quali critiche, standing ovation all’appello di Ghali: “Stop al genocidio”. Video

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Critiche all’appello di Ghali: “Stop al genocidio”

Critiche sono giunte all’indirizzo del rapper che si è classificato quarto, in seguito a un appello da lui lanciato mentre conversava sul palco con il pupazzo-alieno Rich Cholino. L’appello “Stop al genocidio” sembrava essere indirizzato al Medio Oriente. Questa mattina, Alon Bar, ambasciatore israeliano in Italia, pur non facendo riferimento diretto a Ghali, ha scritto un post su X in cui condannava l’uso del palco del Festival per diffondere odio e provocazione in modo superficiale e irresponsabile. L’ambasciatore ha rimarcato il fallimento del Festival nel mostrare solidarietà per le vittime del Nova Music Festival, evento che ha visto l’omicidio e il rapimento di centinaia di giovani. La dichiarazione di Bar ha alimentato la polemica fuori dall’Ariston.

Il senatore di Fratelli d’Italia, Maurizio Gasparri, membro della Commissione di Vigilanza Rai, ha risposto con tristezza all’intervento dell’ambasciatore di Israele. Ha espresso speranza che i dirigenti della Rai si scusino con le autorità israeliane e adottino misure riparatorie. Anche la presidente delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, si è espressa sul disappunto per l’uso unilaterale del palco per lanciare denunce, piuttosto che per fare appelli per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas. In risposta a una domanda sulla polemica durante la conferenza stampa finale, i dirigenti presenti a Sanremo hanno assicurato che una dichiarazione ufficiale dell’Azienda sarebbe arrivata.

L’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, ha espresso la sua solidarietà al popolo di Israele e alla comunità ebraica in seguito alle affermazioni fatte da Ghali sul palco del Festival di Sanremo. Ha affermato di essere vicino a loro nel ricordo della Shoah e la lotta contro l’ostaggio di Hamas.

Nel frattempo, l’Associazione Palestinesi d’Italia ha ringraziato Ghali per le sue parole sul palco di Sanremo. Durante un evento di solidarietà con la Palestina a Milano, il presidente dell’associazione, Mohammad Hannoun, ha espresso apprezzamento per le parole di Ghali contro lo sterminio.

Ghali, in risposta alla polemica, ha dichiarato di parlare di questi temi fin da quando era bambino. Ha espresso rammarico per la risposta dell’ambasciatore, sostenendo che avrebbe potuto dire molte altre cose. Ha ribadito la sua vocazione musicale, il suo impegno per la pace e la sua critica alle guerre. Ha sottolineato il costo in termini di vite umane, in particolare riferendosi ai bambini vittime dei conflitti.

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