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Maestro di Boxe Contesta Brumotti a Quarticciolo: il Video Diventa Virale

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Maestro di Boxe Contesta Brumotti a Quarticciolo: il Video Diventa Virale

Circa dieci giorni fa, l’invitato di Striscia la Notizia, Vittorio Brumotti, è stato contestato a Quarticciolo durante una delle sue inchieste sullo spaccio di droghe. “Stiamo cercando di offrire ai giovani un’alternativa alla vita di strada, ma questo aspetto non viene mai evidenziato” ha dichiarato.

Cresciuto in questo posto, conosco bene la vita tra via Ostuni e via Ugento. Conosco bene l’importanza di una palestra popolare in un quartiere così difficile, perciò non abbiamo bisogno che un Brumotti o qualsiasi altro protettore della giustizia faccia il suo show. Siamo consapevoli delle problematiche che affrontiamo qui, ed è per questo che abbiamo creato una palestra popolare, un doposcuola per dare ai ragazzi un’alternativa al muretto e alla vita di strada, ma questo non viene mai raccontato.

Fabrizio, 26 anni, è l’insegnante di boxe della palestra popolare di Quarticciolo che nei giorni scorsi ha contestato Vittorio Brumotti. Il reporter di Striscia la Notizia era nel quartiere per uno dei suoi servizi sullo spaccio di droga quando è stato affrontato da alcuni attivisti del comitato Quarticciolo Ribelle e della palestra popolare. La scena è stata ripresa da un video che è diventato virale.

Nel corso degli anni, abbiamo discusso con numerosi giornalisti venuti a raccontare Quarticciolo – ci spiega Fabrizio – Ma si deve raccontare la storia completa, non fare spot di 10/15 minuti in cui si mostra solo quello che tutti vogliono vedere. Perché Brumotti si concentra solo sullo spaccio? Perché non racconta che l’asilo nido promesso da anni non è stato costruito, che la piscina è chiusa, che le attività commerciali stanno chiudendo a causa delle bollette eccessive?

Durante la pandemia, Fabrizio e il comitato della palestra hanno organizzato la distribuzione di cibo per coloro che stentavano a far fronte ai costi, consegnando nei domicili casse di frutta e verdura, guanti e mascherine. “Perché tutto questo non viene raccontato?” chiede Fabrizio.

“Crediamo che nei quartieri come il Quarticciolo l’aiuto reciproco possa non risolvere, ma alleviare i problemi che affrontiamo tutti i giorni. Non crediamo che la palestra migliori la vita delle persone, ma può offrire un’alternativa. Questa è la differenza che alcuni potrebbero non capire: non abbiamo il ruolo dell’istituzione, non giudichiamo nessuno. Siamo rispettati perchè offriamo un’alternativa, sia essa culturale con il doposcuola, o sportiva con la palestra.”

Nel Quarticciolo, lo spaccio di droga è senza dubbio un problema. Ma esiste un’altra realtà che cerca di rendere la vita in quel quartiere un po’ più sostenibile attraverso la cooperazione, la scuola e lo sport popolare. “Non conosco le dinamiche dello spaccio di droga, quindi non so cosa Brumotti stia cercando di fare lì. Non lo so e non mi interessa. Quello che mi interessa è smettere di vedere gli abitanti di Quarticciolo come spacciatori, quando ci sono tante persone che si alzano al mattino e cercano di migliorare la vita degli altri. Venire qui con una telecamera, bloccare le strade e portare con sé decine di poliziotti non è utile. Perché dovremmo rimanere in silenzio e accettare tutto questo?” conclude Fabrizio.

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Panico nei cieli: Volo Alicante-Fiumicino diventa un ottovolante aereo

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Panico nei cieli: Volo Alicante-Fiumicino diventa un ottovolante aereo

#IncuboInQuota: Turbolenze e Panico a Bordo di un Volo per Alicante! 😱✈️ #Viaggi #Aereo

Un’esperienza da incubo quella vissuta dai passeggeri di un volo diretto ad Alicante. “Più l’aereo scendeva e più peggiorava la situazione,” racconta un viaggiatore a Fanpage.it. Durante la discesa, il terrore si è impadronito dei passeggeri mentre l’aereo mostrava segni di instabilità.

“Panico a bordo,” descrive chi c’era, mentre il pilota decideva improvvisamente di riprendere quota per gestire la situazione. Secondo la testimonianza, questi sono stati “gli attimi peggiori,” con la tensione che cresceva minuto dopo minuto. La gravità del momento è stata accentuata dal malore di un passeggero, tanto da richiedere l’uso di una bombola dell’ossigeno da parte delle hostess.

Il racconto del testimone lascia chiaramente intendere quanto drammatica possa risultare un’esperienza simile. Un episodio che riporta l’attenzione sulle difficoltà dei viaggi aerei e sui riflessi pronti necessari da parte dell’equipaggio di cabina.

Un’occasione, quella di questo volo, per riflettere sull’importanza della sicurezza e della preparazione quando si tratta di affrontare l’inaspettato in aria.

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Italia

Eseguito lo sfratto del centro Sociale Leoncavallo. Dopo anni lo stato vince la battaglia

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Eseguito lo sfratto del centro Sociale Leoncavallo. Dopo anni lo stato vince la battaglia

Sfrattato e sgomberato il centro sociale Leoncavallo di Milano.

Milano: eseguito sfratto del centro sociale Leoncavallo

In questo momento a Milano stanno eseguendo lo sfratto del centro sociale Leoncavallo. La notizia battuta dalle agenzie di stampa informa che è stato eseguito il provvedimento di sfratto dell’immobile occupato abusivamente dal centro sociale Leoncavallo. Poco prima delle 9 l’ufficiale giudiziario con la collaborazione della polizia di Stato ha fatto accesso nell’ex cartiera di via Watteau.

Leoncavallo sfratto rinviato 100 volte

Lo sfratto del centro sociale di via Watteau era stato rinviato un centinaio di volte e lo scorso novembre il ministero dell’Interno era stato condannato a risarcire 3 milioni ai Cabassi, proprietari dell’area, proprio per il mancato sgombero. Nei mesi scorsi l’associazione Mamme del Leoncavallo aveva presentato una manifestazione d’interesse al Comune per un immobile in via San Dionigi che poteva rappresentare un primo passo per lo spostamento del centro sociale dall’attuale spazio. Lo storico ‘Leonka’, così lo chiamavano a Milano occupa lo spazio in via Watteau dal 1994.

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