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Mara Venier toglie i commenti e chiede scusa per il messaggio pro-Israele. Ma ormai il danno d’immagine è fatto
Mara Venier, famosa conduttrice televisiva, ha recentemente usato i social media per rilasciare un messaggio che sembra riferirsi a un recente episodio che ha suscitato controversie dopo il Festival di Sanremo. L’episodio ha riguardato le accuse fatte a Venier di aver censurato i suoi ospiti e di aver appoggiato le opinioni filo-israeliane di Roberto Sergio, l’amministratore delegato della Rai, il che ha provocato la disapprovazione da parte dei dipendenti della stessa azienda.
Dopo aver letto un comunicato pro Israele firmato da Sergio durante una puntata di “Domenica In” durante il Festival di Sanremo, Venier è stata oggetto di numerose critiche da parte del pubblico. Molti spettatori non hanno apprezzato il suo atteggiamento in questa trasmissione in cui sembrava condividere il messaggio del CEO della Rai. Questo messaggio è arrivato in seguito agli appelli di “Stop al genocidio” lanciati sul palco del Teatro Ariston. In seguito a questa polemica, la conduttrice ha disattivato i commenti sul suo profilo Instagram. Tuttavia, ha successivamente pubblicato un post in cui sembra scusarsi nuovamente per l’accaduto.
Nonostante i commenti rimangano disattivati, Venier non ha esitato a tornare sull’episodio post-Sanremo, soprattutto dopo essere stata duramente criticata da diversi utenti sui social media. Ha condiviso un post in cui si legge: “Si sbaglia sempre. Si sbaglia per amore, per gelosia. Si sbaglia per poter chiedere scusa, per poter ammettere di aver sbagliato. Si sbaglia per crescere e per maturare. Si sbaglia perché non si è perfetti, si è umani”. Queste parole sembrano essere un tentativo di giustificare l’errore di aver parlato a nome di tutta la Rai. Nei giorni scorsi, Venier ha parlato di come abbia pianto a lungo a causa degli attacchi ricevuti e ha insistito sul fatto che non ha mai censurato nessuno.
Infine, i dipendenti della Rai hanno rilasciato un comunicato in cui si distanziano dalle parole dell’amministratore delegato. Nel comunicato, i dipendenti hanno espresso il loro disaccordo con l’uso dei canali aziendali per trasmettere le idee personali o politiche dell’AD, insistendo sul fatto che le sue parole non dovrebbero essere considerate rappresentative dell’intera azienda o dei suoi dipendenti.