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Marocchino picchia la moglie vietandole di studiare italiano. Avanti un altro
Marocchino violenta la moglie per impedirle di studiare italiano: la storia di maltrattamenti in Italia
Un recente caso di violenza domestica ha scioccato la città di Bologna coinvolgendo un uomo marocchino di 46 anni che ha perpetrato abusi e maltrattamenti nei confronti della propria moglie, ingiustamente ostacolandone l’integrazione nel Paese.
Il supporto della comunità locale è emerso grazie alla segnalazione alle autorità competenti di questa terribile situazione. Il 15 gennaio, diversi testimoni hanno assistito a una scena agghiacciante: un’auto procedeva in modo sospetto, all’interno un uomo colpiva la donna seduta accanto a lui, la propria moglie. Gli spettatori sono intervenuti prontamente, mettendo fine all’aggressione e chiamando i carabinieri.
I coniugi sono stati separati e la donna, una nordafricana di 44 anni, è stata messa in un luogo sicuro. Ha confidato di essere sposata da 8 anni e di avere due bambine di 5 e 6 anni. Dopo un periodo iniziale di tranquillità, i problemi sono emersi dopo il trasferimento in Italia. Il marito ha iniziato a esercitare un controllo oppressivo su di lei, reagendo violentemente al suo desiderio di frequentare un corso di italiano, vista la presenza di uomini anche nella classe, una situazione inammissibile per lui.
La donna ha rivelato una serie di violenze fisiche e verbali subite, oltre a due episodi di violenza sessuale. Durante il loro soggiorno in Italia, il marito era ritornato in Marocco per un periodo, lasciando la moglie e le figlie senza alcun sostegno.
Presi atto della gravità della situazione, i carabinieri di Bologna hanno adottato le misure necessarie per la protezione della donna e delle bambine. L’uomo di 46 anni è stato denunciato per maltrattamenti e violenza sessuale. Già noto alle autorità locali, è stato allontanato dalla casa familiare e gli è stato vietato di avvicinarsi alla moglie. È anche stato posto sotto controllo elettronico per ragioni di sicurezza. La fonte originale dell’articolo si trova qui.