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Minorenne spacciatore per conto del compagno della sorella: arrestati in quattro
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La Polizia di Stato di Milano ha arrestato quattro individui a Cinisello Balsamo (Milano) il martedì 6 febbraio. I quattro uomini, di età compresa tra 17, 23, 26 e 32 anni, sono accusati di detenzione di sostanze stupefacenti per scopo di spaccio. Gli agenti della squadra mobile avevano preparato un servizio di controllo apposito, e nel pomeriggio di martedì, intorno alle 16, hanno notato un giovane che usciva da una casa in via Tiziano.
Quest’ultimo si è avvicinato a un’automobile con quattro persone. Un passeggero, un uomo di 26 anni, è sceso dal veicolo e ha aperto il bagagliaio. Poi, il ragazzo ha depositato un sacchetto nel bagagliaio e si è allontanato. L’auto è ripartita poco dopo. Gli agenti della Sesta Sezione hanno deciso di seguire il veicolo, sospettando una trasazione di droga.
Hanno quindi fermato gli occupanti del veicolo per una perquisizione. Hanno trovato 2.600 euro in un cassettino anteriore dell’auto e, nel sacchetto lasciato dal minorenel bagagliaio, vi erano tre sacchetti con oltre un chilo di marijuana ognuno, che il conducente di 23 anni e il 26enne hanno ammesso di essere loro. Sono stati quindi posti agli arresti domiciliari, mentre il minore è stato portato al centro di accoglienza del carcere minorile Beccaria.
Successivamente, gli investigatori hanno deciso di perquisire l’appartamento dove il ragazzo viveva con la sorella e il suo compagno di 32 anni. In una cantina usata dall’uomo, la Polizia ha scoperto quasi 48 chili di hashish divisi in venti contenitori, due chili di marijuana, 8 grammi di cocaina e un bilancino di precisione. Hanno inoltre trovato 300 cartucce di vario calibro da arma comune e un fucile con ottica ad aria compressa. Il 32enne ha affermato di essere l’unico a conoscere quanto custodito nella cantina, ed ha rivelato di essere stato lui a chiedere al minore di consegnare la busta ai ventenni. Anche quest’ultimo è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e indagato per detenzione illegale di munizioni, venendo successivamente portato al carcere di Monza.
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Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima
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Un falso allarme bomba ha interessato un volo American Airlines partito da New York e diretto in India, a seguito di una mail anonima giunta all’aeroporto di Delhi.
La segnalazione e l’intervento
La mail conteneva la minaccia: “C’è una bomba a bordo”. Ricevuta ieri, ha attivato le procedure di emergenza, portando l’aereo, un Boeing 789, a invertire la rotta verso Fiumicino, mentre sorvolava il Mar Caspio. È stato solo dopo che il pilota ha ricevuto indicazioni per atterrare in Italia, che due Eurofighter dell’Aeronautica militare hanno affiancato il velivolo nel suo arrivo.
Controlli a terra
Una volta atterrato, passeggeri ed equipaggio sono stati fatti scendere e ha avuto inizio un’accurata verifica dell’aereo da parte della polizia e della polaria. Non è stato trovato alcun ordigno esplosivo, e l’allerta è stata presto dichiarata falsa. I passeggeri e l’equipaggio hanno dovuto affrontare disagi e trascorrere la notte a Roma, ma oggi è prevista una nuova partenza per l’India.
Un episodio a lieto fine
Nonostante l’alta tensione e il grande spavento per i circa 200 passeggeri a bordo, fortunatamente, la situazione si è conclusa senza conseguenze gravi.
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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
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