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Parco di Tor Marancia: Dall’incanto naturale al deserto urbano

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Parco di Tor Marancia: Dall’incanto naturale al deserto urbano

Parco di Tor Marancia: SOS per un’oasi verde sacrificata. Dall’incanto naturale al deserto urbano: l’inquietante “riqualificazione” dell’area Afa1

Da mesi, l’area Afa1 del Parco di Tor Marancia, un polmone verde all’interno del Parco dell’Appia Antica, è teatro di un’inquietante “riqualificazione”. La ricca macchia mediterranea, habitat di una biodiversità unica e punto di riferimento per gli amanti della natura, è stata brutalmente spazzata via, bollata come “infestante”.

Al suo posto, un progetto anacronistico e insensato: una piazza di 700 metri quadrati completamente pavimentata e impermeabile, muri di contenimento, scalinate e piazzole che si arrampicano fino alla cima della collina. Un’idea folle, concepita decenni fa e totalmente avulsa dalle urgenze ambientali e climatiche del presente.

Mentre le città soffocano sotto il peso del caldo e dell’inquinamento, le poche aree verdi urbane assumono un valore inestimabile. Sacrificare un’oasi di biodiversità per un giardinetto artificiale e impermeabile è un atto di cecità e irresponsabilità.

Le numerose proteste e rimostranze dei cittadini sono state ignorate dalle autorità competenti, che procedono imperterrite con il loro scempio.

Non possiamo permettere che questo scempio passi inosservato. È fondamentale far conoscere alla cittadinanza quanto sta accadendo a Tor Marancia e mobilitare l’opinione pubblica per fermare questo scempio.

Insieme, possiamo salvare il Parco di Tor Marancia e difendere il nostro diritto a un futuro verde e sostenibile. Non lasciamo che un’oasi di biodiversità venga sacrificata sull’altare di un progetto insensato. Lettera firmata da i cittadini del quartiere di Tor Marancia.

SalviamoTorMarancia #VerdeSiFuturo #NoCementoNelParco

Attualità

Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi

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“Tor Bella Monaca terzo carcere romano”. Il presidente Nicola Franco chiede rinforzi
“A Tor Bella Monaca oltre 2100 le persone sottoposte a misure alternative al carcere, secondo uno studio condotto dall’agenzia Lapresse. In pratica, dopo Rebibbia e Regina Coeli, il Municipio VI delle Torri è la terza casa circondariale di Roma, pur essendo a cielo aperto.
Data l’elevata criminalità certificata da questi dati preoccupanti, il controllo del territorio non può essere affidato esclusivamente alle attuali Forze dell’Ordine locali che tanto fanno, nonostante le inadeguate disponibilità di risorse e mezzi. Per questo, come istituzione municipale chiediamo un maggior numero di presidi e uomini, proseguendo quel percorso avviato da due anni a questa parte insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Prefetto di Roma Lamberto Giannini e al Questore di Roma Roberto Massucci, al comandante provinciale della Guardia di Finanza Giancarlo Franzese e al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Pecci”.
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