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Previsioni meteo 18 febbraio: sole e caldo a Roma e nel Lazio, temperature fino a 20°C

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Previsioni meteo 18 febbraio: sole e caldo a Roma e nel Lazio, temperature fino a 20°C

La giornata odierna, domenica 18 febbraio, sarà segnata da temperature quasi primaverili molto elevate, con il mercurio che raggiungerà quasi i venti gradi e un cielo assolutamente sgombro di nubi. Il panorama meteorologico in Lazio prevede sole, assenza di piogge e venti che soffiano placidi. L’intera regione godrà di un clima estremamente caldo, in contrasto con quello tipico del periodo invernale. Nei giorni successivi, le condizioni meteorologiche si manterranno simili, fanno eccezione le previsioni per lunedì, in cui si prevedono piogge e temporali.

Il caldo intenso che ha pervaso la regione è causato dall’anticiclone africano, che rimarrà fermo sopra il paese per tutto il weekend. Nel Sud Italia, le temperature arriveranno addirittura a toccare i ventidue gradi, mentre nel Centro Italia raggiungeranno i venti gradi. La prossima settimana, nonostante le alte temperature, si prevede un progressivo peggioramento delle condizioni atmosferiche, con precipitazioni in alcune aree della regione, tuttavia senza presenza di notevoli cali di temperatura.

Le previsioni meteo per Roma e il Lazio del 1 febbraio suggeriscono poche nuvole e temperature di 13 gradi grazie all’anticiclone Zeus. Nonostante ci si attenda qualche calo di temperature e un clima leggermente più rigido, continuerà ad essere caldo a causa dei persistenti anticicloni. Man mano che la stagione procederà, le temperature continueranno ad aumentare.

Tuttavia, come avvenuto lo scorso anno, corre il rischio che si abbiano fenomeni climatici estremi, con piogge molto intense potenzialmente dannose. Per il momento, il mese di febbraio manterrà un clima simile a quello di aprile, con le massime che iniziano a toccare i venti gradi.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.

Dettagli della vicenda

Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.

Le conseguenze legali

Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.

Indagine della Corte dei Conti

Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.

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