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Roma, Elly Schlein chiede la chiusura del Cpr di Ponte Galeria. Siete d’accordo?

Il Partito Democratico (Pd) romano ha presentato ed ottenuto l’approvazione attraverso l’Assemblea, di una mozione per la chiusura definitiva del centro di Ponte Galeria. Questo luogo, recentemente, è stato teatro del suicidio di un giovane di 22 anni ed ha riscontrato episodi di rivolta.
Il 22enne, originario della Guinea, che si è suicidato nel centro di permanenza per il rimpatrio di Ponte Galeria, Roma, ha lasciato un messaggio sul muro della sua cella: “Voglio tornare in Africa, mi manca mia mamma”. Questo tragico evento ha causato una sollevazione dei compagni del giovane, non solo per far luce sulla sua tragica fine, ma anche per denunciare le cattive condizioni di vita all’interno del Centro.
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha sottolineato la necessità di chiudere il centro di Ponte Galeria, definendolo una situazione drammatica. Secondo Schlein, i Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) sono luoghi in un limbo, in cui persone non considerate cittadini di serie A o B sono costretti a vivere. La mozione del Pd, approvata dall’Assemblea Capitolina, punta a stimolare un dialogo con il governo e la prefettura per denunciare le gravi violazioni dei diritti umani dei detenuti nei Centri e per procedere con la chiusura del Centro di Ponte Galeria.
Nella Converti, consigliera capitolina Pd e presidente della commissione Sociale, e Valeria Baglio, capogruppo del Partito Democratico in Campidoglio, sostengono che è necessario visitare la struttura, evidenziando la povertà e le condizioni drammatiche in cui vivono le persone, che non hanno commesso reati. Secondo loro, il suicidio del giovane e la protesta dei migranti evidenziano il deterioramento irreversibile delle condizioni di permanenza nel centro, notando frequenti casi di autolesionismo, gravi problemi sanitari e una forte ripercussione psicologica per i detenuti.
Recentemente, una delegazione del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, guidata dal Presidente Felice Maurizio d’Ettore e dall’ Irma Conti, membro del collegio, hanno visitato la struttura. Questa è stata un’occasione per iniziare un dialogo con il Prefetto di Roma e per raccogliere ulteriori informazioni pertinenti per le iniziative del Garante nazionale. Nel 2019, nel Cpr di Ponte Galeria, si verificò una rivolta, quando alcuni cittadini nigeriani diedero fuoco a materassi, e quattro sezioni del reparto maschile, dove erano detenute oltre 120 persone, andarono a fuoco.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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Cronaca
Roma, donna presa a pugni nello stomaco mentre si reca al lavoro

Negli Stati Uniti, un pericoloso fenomeno conosciuto come “knockout game” ha avuto conseguenze letali. Questo inquietante “gioco” consisteva nell’aggredire ignari passanti con un pugno, senza motivo, solo per dimostrare forza davanti agli amici. Spesso, questi atti di violenza venivano filmati e pubblicati su piattaforme come YouTube. L’ultimo episodio simile si è verificato ieri mattina a Monteverde, dove una donna è stata colpita mentre si recava al lavoro.
Cosa è Successo
Una violenza improvvisa e inspiegabile ha colpito una quarantenne, lasciandola senza parole e senza fiato. Patrizia, nome di fantasia, stava camminando in via Federico Ozanam alle 8.55 del mattino quando un uomo l’ha attaccata, colpendola alla bocca dello stomaco. «Ero in strada e stavo andando verso l’ufficio, con le cuffie per ascoltare musica e camminavo velocemente. Poi, improvvisamente, un uomo mi ha colpito con un pugno,» racconta.
Nonostante la zona fosse trafficata e vicino al mercato di piazza San Giovanni di Dio, la vittima non ha subito ferite gravi. «Il colpo è stato forte, ma non ho lividi e non è stato necessario andare al pronto soccorso,» aggiunge Patrizia. Resta però lo shock e la paura nel quartiere. Dopo essere stata colpita, la donna ha osservato il suo aggressore, che la guardava con soddisfazione. «Un uomo sulla sessantina, corporatura robusta, con la carnagione chiara, indossava una t-shirt azzurra e aveva cicatrici sul braccio.»
La Risposta della Comunità
Patrizia ha subito denunciato l’accaduto ai Carabinieri della Stazione Gianicolense, dando il via a una caccia all’uomo. «È avvenuto tutto molto velocemente e nessuno si sente più al sicuro in un mondo così complicato,» conclude. Anche una passante ha sollevato preoccupazioni, commentando: «Ma è matto?» A fronte dell’indifferenza di molti altri passanti, questo episodio solleva nuovamente il dibattito sulla sicurezza pubblica.
L’ondata di violenza legata al “knockout game” è un segno dei tempi e delle problematiche sociali sottostanti che richiedono una risposta efficace per garantire la sicurezza dei cittadini. La sensibilizzazione e la vigilanza sono essenziali per prevenire ulteriori episodi di questo tipo.
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