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Roma, Via i parcheggi in 4 quartieri, ecco le ‘Isole Ambientali’. Al via la Sperimentazione 30 km/h
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È inappropriato chiamarle solo “zone 30” e non sono “isole ambientali”. Queste aree non si limitano a limiti di velocità da 30 chilometri all’ora. Presentano carreggiate più strette per auto e moto e marciapiedi più larghi e protetti per pedoni e ciclisti. Queste misure includono anche la riduzione dei parcheggi, la ristrutturazione della segnaletica e del selciato, e l’incremento degli spazi verdi con piante e fioriere. Queste modifiche sono pensate per accogliere i 32 milioni di pellegrini attesi per il Giubileo.
I prossimi lavori saranno concentrati nel centro della Capitale, precisamente nell’area Ansa Barocca. Via Giulia, piazza della Moretta, via del Governo Vecchio, il Portico d’Ottavio, l’area di San Salvatore in Lauro e il passaggio pedonale di Ponte Sant’Angelo saranno tra i primi luoghi ad essere modificati. Nonostante le sfide politiche, il sindaco Roberto Gualtieri e il suo assessore ai Trasporti hanno annunciato l’introduzione di circa 70 “isole ambientali”. Queste aree promuoveranno l’uso di mezzi di trasporto sostenibili come le biciclette e favoriranno l’accesso pedonale.
Le Isole Ambientali nel I Municipio
Gli specialisti del dipartimento della Mobilità e quelli del I Municipio sono già al lavoro sul progetto. Il loro obiettivo è implementare queste modifiche in aree ad alta affluenza turistica e nel 70% delle strade di viabilità secondaria entro la fine del loro mandato.
Ad esempio, al modello delle “isole ambientali” già esistente a Casal Monastero. Il parcheggio di fronte a una scuola e a una chiesa è stato trasformato in un parco con panchine e spazi aggregativi. È stata inoltre aggiornata la segnaletica per indicare il limite di velocità a 30 chilometri all’ora. Alcuni dei lavori programmati includono la costruzione di marciapiedi a via Giulia, l’aggiunta di aree verdi a piazza della Moretta e la modifica della viabilità a San Salvatore in Lauro. Sono previsti lavori di manutenzione al sistema fognario al Portico d’Ottavia, e si stanno studiando sistemi per migliorare l’attraversamento pedonale a Ponte Sant’Angelo.
Il dipartimento della Mobilità e il I Municipio stanno inoltre valutando di ridurre sia il numero di veicoli autorizzati a circolare in queste aree del centro, sia il numero di parcheggi, salvaguardando, ove possibile, quelli destinati ai residenti. Nell’ambito di questo progetto, il Comune ha stanziato 3,5 milioni di euro per la realizzazione delle “isole ambientali” per quest’anno, che si aggiungono alle 28 già realizzate.
Gualtieri ha lanciato un’importante riflessione sulla mobilità cittadina, evidenziando come interventi leggeri possano migliorare la sicurezza e il rapporto con lo spazio urbano. Nel frattempo, Linda Meleo, ex assessore ai Lavori pubblici, ha criticato il sindaco per non aver menzionato i progetti già approvati in passato.
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Allerta bomba su volo American Airlines attivata da una mail anonima
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Un falso allarme bomba ha interessato un volo American Airlines partito da New York e diretto in India, a seguito di una mail anonima giunta all’aeroporto di Delhi.
La segnalazione e l’intervento
La mail conteneva la minaccia: “C’è una bomba a bordo”. Ricevuta ieri, ha attivato le procedure di emergenza, portando l’aereo, un Boeing 789, a invertire la rotta verso Fiumicino, mentre sorvolava il Mar Caspio. È stato solo dopo che il pilota ha ricevuto indicazioni per atterrare in Italia, che due Eurofighter dell’Aeronautica militare hanno affiancato il velivolo nel suo arrivo.
Controlli a terra
Una volta atterrato, passeggeri ed equipaggio sono stati fatti scendere e ha avuto inizio un’accurata verifica dell’aereo da parte della polizia e della polaria. Non è stato trovato alcun ordigno esplosivo, e l’allerta è stata presto dichiarata falsa. I passeggeri e l’equipaggio hanno dovuto affrontare disagi e trascorrere la notte a Roma, ma oggi è prevista una nuova partenza per l’India.
Un episodio a lieto fine
Nonostante l’alta tensione e il grande spavento per i circa 200 passeggeri a bordo, fortunatamente, la situazione si è conclusa senza conseguenze gravi.
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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
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