Attualità
Scienziato Soon Park: “Crisi climatica è una truffa, neutralità Co2 rischia economia”

Seok Soon Park, un professore universitario coreano di scienze ambientali, è tra i primi a sostenere che l’allarme sulla crisi climatica lanciato dalle istituzioni sia eccessivo. Secondo i suoi studi, l’inquinamento causato da fattori antropici e attività umane può essere invertito senza necessariamente dover aderire a misure drastiche come raggiungere la neutralità della CO2, come richiesto dalla maggior parte dei paesi industrializzati.
In un’intervista al quotidiano La Verità, Soon Park ha affermato che una “crescita felice” richiederebbe più investimenti. Questa affermazione viene in contrasto con le opinioni di ambientalisti e politici di sinistra che da anni hanno biasimato il capitalismo per i problemi ambientali, accusandolo di aver causato la crisi climatica con l’intento di far risorgere il socialismo. Il professore, inoltre, conferma le parole espresse da Donald Trump nel 2017, affermando che “la crisi climatica è una grande truffa” e il riscaldamento globale non è altro che un inganno politico molto costoso per ottenere potere.
Seok Soon Park, che studia il cambiamento climatico e la correlazione tra l’aumento dell’inquinamento da CO2 e le attività umane, sostiene che “la teoria del riscaldamento globale di origine antropica è una colossale manipolazione”. Critica l’acclamato modello IPCC, il documento ufficiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, sostenendo che il racconto fatto da politici e giornalisti sul cambiamento climatico è fortemente alterato. “Studiando la storia climatica della Terra, ho avuto la certezza che non solo non c’è alcuna crisi climatica, ma stiamo vivendo in un’epoca benedetta”, afferma.
Tuttavia, la direzione presa da molti governi, inclusa la Corea del Sud, è quella di raggiungere in breve tempo la neutralità delle emissioni di CO2. Secondo Soon Park, questa mossa “sarà un suicidio economico, non solo non permetterà di ridurre l’inquinamento, ma aumenterà la povertà”. L’opinione del professore pone in discussione l’attuale clima di preoccupazione per il cambiamento climatico e le strategie adottate per combatterlo.
Attualità
Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.
Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.
I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.
Attualità
Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.
La dinamica
Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.
L’arresto
L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.
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