Attualità
Smantellato delivery spaccio cocaina: sconti e promozioni pubblicizzate sui social network

La centrale di spaccio, con base a San Basilio, è stata smantellata grazie al lavoro degli agenti del Commissariato Esquilino. Fra gli arrestati, tre giovani romani che erano al centro del gruppo di pusher. Tra i vari corrieri della cocaina, erano reclutate anche figure insospettabili, come una madre che faceva consegne con il suo figlio minore in macchina.
Con l’avanzare del tempo, le tradizionali piazze di spaccio stanno rivoluzionando il loro modo di operare, ampliando la loro attività con un sistema di consegna a domicilio. Il cliente effettua l’ordine e un corriere consegna la dose richiesta. Nonostante rappresenti un rischio minore per tutti, questo sistema non esenta le organizzazioni dedita allo spaccio di droga dal dover continuare il loro impegno, specialmente data la feroce concorrenza in questo settore.
La centrale smantellata aveva come area principale di consegna, i quartieri di Fidene, Colle Salario e Nuovo Salario. Proprio in questi luoghi, venivano reclutati i corrieri per la consegna della cocaina. Un esempio eclatante era una madre disoccupata che effettuava le consegne con la figlia minorenne in macchina, una situazione di disperazione che ha innescato le indagini già dal 2020.
Il quotidiano “Il Messaggero” racconta dettagliatamente l’inchiesta che ha condotto allo smantellamento di questa organizzazione. I protagonisti sono tre giovani romani di 28, 23 e 20 anni, attualmente in manette, oltre ad altre cinque persone coinvolte nel sistema di consegna.
Il gruppo era noto come “Treno” e utilizzava modi innovativi per la promozione dei propri prodotti, ad esempio attraverso la creazione di gruppi di messaggistica. I clienti, circa un centinaio al giorno, erano di diversa tipologia; manager, operai, autisti in attesa della consegna prima di iniziare il loro turno e persino ragazzi molto giovani.
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Femminicidio Ilaria Sula, avvocato della madre scosso ma già con qualche spiegazione in tasca

FemminicidioARoma: Scopri i dettagli scioccanti che hanno lasciato l’avvocato della madre sotto shock!
In una vicenda che sta catturando l’attenzione di tutti, il caso del femminicidio di Ilaria Sula a Roma ha rivelato aspetti sorprendenti e inaspettati, lasciando molti a chiedersi cosa potrebbe emergere ancora da questa tragedia. L’avvocato coinvolto ha espresso il suo sconcerto, offrendo chiarimenti che potrebbero cambiare il corso delle indagini e suscitare ulteriori interrogativi tra il pubblico.
Le rivelazioni inaspettate
L’avvocato della madre di Ilaria Sula ha descritto momenti di tensione durante le indagini, evidenziando come alcuni dettagli “hanno chiarito aspetti cruciali” che erano rimasti oscuri fino a ora. Questa svolta ha acceso la curiosità su possibili nuovi sviluppi nel caso, attirando l’interesse di esperti e cittadini.L’impatto sulla comunità
La comunità romana è rimasta colpita da questa notizia, con discussioni accese sui social e nei media locali. Mentre l’avvocato ha confermato la sua posizione di “sotto shock”, le sue parole stanno spingendo molti a interrogarsi sulle dinamiche nascoste dietro l’accaduto, alimentando un dibattito nazionale su temi delicati come la giustizia e la protezione delle vittime.
Attualità
Basta con il concerto del 1° maggio in piazza San Giovanni

Concerto del Primo Maggio a Roma.
Tra pochi GIORNI, esattamente giovedì, a Roma ci sarà il consueto concerto del 1° Maggio, organizzato dalla triplice sindacale ovvero CGIL CISL e UIL.
Come ogni anno il concerto si terrà in Piazza San Giovanni. Ma secondo voi è giusto farlo ancora lì nonostante il Giubileo, nonostante il restyling totale della piazza?
È normale secondo voi fare un concerto, autorizzare soltanto un evento all’anno nella seconda Basilica più importante della città eterna?
Per fare un concerto musicale dedicato ai lavoratori non era meglio farlo come nel 2000 a Tor Vergata, creando meno disagi alla cittadinanza e magari dando anche dei benefici a che parte partecipa all’evento musicale?
Forse la verità è che l’obiettivo di chi protesta o di organizza qualsiasi tipo di evento è proprio quello di creare delle problematiche e dei disagi, un po’ come accade quando – sempre i sindacati – indicono lo sciopero di venerdì con la gente che inizia il weekend e ci troviamo con tutto il traffico impazzito.
Stessa cosa a questo punto vale per il concerto del 1°maggio a Roma, dove occupando una piazza storica, simbolo della cristianitàdi, non molto in linea con i valori dell’aria politica che organizza di fatto il concerto.
E sì perché dobbiamo dirlo, tanto ormai è palese a tutti, i sindacati dovrebbero tutelare i lavoratori, a prescindere dal loro credo politico, ma poi di fatto se non ci si iscrive all’organizzazione sindacale si è esclusi dalla tutela legale, e comunque per dei retaggi obsoleti i sindacati in Italia sono storicamente vicini all’elettorato di sinistra.
In conclusione la domanda che ci poniamo è la seguente: è proprio necessario creare un disagio per la città di Roma in una piazza bellissima, rifatta da poco, famosa per la sua vocazione Cristiana un evento che è tutto tranne che vicino alla Chiesa?
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