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Tentativo di investire agente a posto di blocco, fuga e incidente contro un’auto

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Tentativo di investire agente a posto di blocco, fuga e incidente contro un’auto

Un giovane di 22 anni è stato recentemente arrestato da ufficiali della polizia del XIV Distretto Primavalle con accuse di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e lesioni stradali. Un altro individuo è stato arrestato con lui, accusato di possesso e spaccio di droghe. Il più giovane dei due ha cercato in un primo momento di investire un ufficiale, dopodiché è scappato in auto, schiantandosi poi contro un’altra vettura.

Gli eventi si sono svolti a Roma, nel quartiere di Primavalle. La polizia aveva scoperto che un ragazzo di 27 anni vendeva hashish da auto a noleggio. Hanno quindi iniziato a tenerlo d’occhio, finché non lo hanno trovato nel bel mezzo di uno scambio con un ragazzo di 22 anni. Gli ufficiali hanno intimato loro di fermarsi per un controllo. Alla vista dei poliziotti, il 27enne si è immediatamente fermato, mentre il 22enne ha cercato la fuga in auto, creando scompiglio nel quartiere e cercando in vano di eludere le autorità.

Prima il giovane ha cercato di investire un ufficiale, poi ha speronato l’auto della polizia più volte prima di imboccare contromano una strada e infine schiantarsi contro un’altra auto in via Val Cannuta. È stato rapidamente fermato e arrestato con accuse di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e lesioni stradali. L’uomo di 27 anni è stato anch’egli arrestato: nella sua auto sono stati trovati due chilogrammi e mezzo di hashish e nel suo portafoglio 550 euro in contanti.

In un secondo incidente, un uomo ha investito una persona e poi è scappato. Il pirata della strada è stato trovato dal meccanico in quanto voleva riparare l’auto che aveva appena danneggiato.

Per fortuna, l’incidente stradale causato dal ragazzo di 22 anni non ha rischiato la vita di nessuno.

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

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Ladri derubano rider di telefono, soldi e moto mentre lavora: seconda volta in 24 ore

RiderSottoAttacco Un rider di Roma derubato per la seconda volta in sole 24 ore – scopri i dettagli di questa inquietante escalation di crimini urbani!

Immaginate di essere in sella alla vostra moto, consegnando cibo per le strade affollate, quando improvvisamente vi ritrovate senza telefono, soldi e mezzo di trasporto: è esattamente ciò che è accaduto a un rider nella capitale, in un doppio episodio che sta facendo discutere e che solleva interrogativi sulla sicurezza dei lavoratori in prima linea. Secondo quanto emerso, il primo furto ha colpito il rider mentre era impegnato in una consegna, con i ladri che hanno agito rapidamente per sottrargli beni essenziali, lasciando lui e i suoi colleghi in allerta.

La sequenza degli eventi

Gli incidenti si sono verificati in rapida successione, con il secondo furto che ha ripreso lo stesso modus operandi: ladri che approfittano della vulnerabilità dei rider durante il lavoro. Fonti locali riportano che il rider, già scosso dal primo episodio, è stato preso di mira di nuovo, alimentando paure diffuse tra chi opera nelle consegne a domicilio.

Le implicazioni per la sicurezza

Questa serie di furti non è solo un caso isolato, ma un segnale preoccupante per la comunità dei rider, che ogni giorno affronta rischi per le strade. Esperti del settore stanno monitorando la situazione, chiedendosi se misure più stringenti possano prevenire simili episodi in futuro – e tu, cosa ne pensi di questa onda di crimini?

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

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Dall’assalto ai fiori, ai selfie davanti il Papa morto. Il trionfo dell’apparire

Come è triste questa vita fatta di immagine, apparenza e superficialità.

I tempi cambiano, ma forse in peggio. La morte di Papa Francesco è l’emblema più lampante di come nemmeno la fede cristiana sia riuscita ad arginare lo strapotere dei social.

Rubare i fiori da piazza San Pietro come souvenir il giorno della annuncio della morte del sommo pontefice, prendersi la copia dell’osservatore Romano e rivenderla online a 500 euro e infine farsi i selfie davanti la salma di Papa Francesco, sono un segno inequivocabile che adesso tutto va condiviso e annunciato sui social network.

Alla fine anche lucrare sulle disgrazie altrui, per prendere qualche like in più, non è poi così male, soprattutto se questo serve per far salire il cima all’algoritmo il proprio profilo social.

Nella società dell’iperdemocrazia mascherata, dove il politicamente corretto è l’undicesimo comandamento e nessuno può mettere più dei paletti alla moralità altrui, la cultura, la moralità e la dignità umana si trovano in forte difficoltà.

Alla ricerca di una guida politica e spirituale che non sia quella dei social e del profitto a tutti i costi, non ci resta che lottare affinché la. vita umana non diventi una passarella dove vince chi prende più like.

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