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Uomo ucciso da Rottweiler: cosa rivelano le indagini
Uomo ucciso da Rottweiler: cosa rivelano le indagini
Rottweiler: le indagini e le dichiarazioni dei proprietari del cane
A Manziana, lunedì scorso, un uomo di 39 anni, Paolo Pasqualini, è stato ucciso da tre rottweiler mentre stava correndo nel parco. L’avvocato Giancarlo Ascanio, che rappresenta i proprietari dei cani, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito. Al momento, i proprietari dei cani non sono iscritti nel registro degli indagati.
C’è stato molto dibattito riguardo all’origine dei cani, con alcune speculazioni su un presunto allevamento clandestino di proprietà dei padroni. Tuttavia, l’avvocato ha smentito queste voci, affermando che i cani avevano una provenienza certificata e erano regolarmente registrati all’anagrafe canina, oltre ad essere coperti da un’assicurazione di responsabilità civile conforme alla legge. I rottweiler vivevano tranquillamente con i figli della coppia, di 11 e 13 anni.
Nonostante alcune voci contrarie, è emerso che il cancello della proprietà non è stato aperto accidentalmente, ma si sospetta che un buco nella recinzione possa aver consentito ai cani di fuggire, circostanza che necessita ancora di ulteriori conferme. La casa e la proprietà erano regolarmente mantenute.
La proprietaria dei cani, insieme ai suoi figli, non si è resa conto di quanto stava accadendo fino all’arrivo della polizia e della squadra forense. Sia lei che l’ex marito, che non risiedeva nella proprietà al momento dell’incidente, sono profondamente addolorati e desiderano esprimere le loro condoglianze alla famiglia della vittima. Attualmente i cani sono stati sedati e portati in una struttura per sottoporsi a un esame forense.