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Vandalizzato Autovelox a Pomezia: Colpita la Strada dove Morì una Mamma di Tre Figli
Una foto di archivio mostra un autovelox che funzionava per sanzionare le violazioni della velocità ai veicoli che superavano i 60 chilometri orari in Via Gronchi, una delle strade più pericolose di Pomezia. Questo autovelox, installato poche settimane fa, è stato recentemente vandalizzato con una sostanza bianca, forse schiuma da barba o vernice. Il vandalismo è avvenuto presumibilmente durante la notte, quando il traffico è ridotto.
Il dispositivo di misurazione della velocità era posizionato lungo un tratto di strada che collega Pomezia a Torvaianica, un’area i cui residenti avevano segnalato più volte la pericolosità alle autorità.
Via Gronchi è stata il teatro di numerosi incidenti nel corso degli anni, alcuni dei quali mortali. L’ultimo incidente coinvolse una mamma di tre figli, che perse la vita mentre era in viaggio per raccogliere uno dei suoi bambini a scuola. A seguito dell’incidente, gli agenti della polizia municipale e il Comune di Pomezia hanno avviato le indagini necessarie.
Le forze dell’ordine stanno ora lavorando per identificare chi ha vandalizzato l’autovelox. La notizia ha attirato l’attenzione non solo dei residenti locali, ma anche delle istituzioni locali, in seguito agli atti di vandalismo di un individuo o un gruppo noto come ‘Fleximan’, i cui membri danneggiano e vandalizzano regolarmente gli autovelox.
Recentemente, una donna e sua figlia sono state investite da un’auto mentre erano nel passeggino. La bambina è stata trasferita all’ospedale Bambino Gesù di Roma per ricevere cure mediche.
Episodi di vandalismo di autovelox come questo si verificano da mesi in diverse regioni italiane, dal Veneto al Piemonte, dalla Lombardia alla Puglia. Questi atti vandalici da parte di ‘Fleximan’ stanno preoccupando sempre più i comuni. Francesco Carè, della segreteria nazionale dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, commentando questi atti ha detto a Fanpage.it: “Gli autovelox sono strumenti vitali per prevenire incidenti fatali. La vita è preziosa e irripetibile, non esiste un tasto reset”.