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Venezi contro le critiche. Democrazia è solo quando vince la sinistra. L’intervista
La polemica su Beatrice Venezi continua a riecheggiare nei media. Il Corriere della Sera ha deciso di intervistarla per cercare di chiarire la sua posizione e rispondere alle accuse rivoltele dalla sinistra.
Venezi si esprime così: “Sembrerebbe che un governo di destra, seppur eletto in modo completamente democratico, venga automaticamente etichettato come fascista. Questo è un cliché di vecchio stampo tipico del pensiero di sinistra. Io mi riconosco molto di più nei valori di una particolare identità nazionale. Non essendo di sinistra, sono diventata un bersaglio di attacco. Soffro di backlash ispirati da un senso di superiorità morale che ha un sapore quasi mafioso, un vero e proprio squadrismo”.
La direttrice d’orchestra prosegue: “Io l’unico mio scopo è quello di garantire che ciascuno possa lavorare indipendentemente dal proprio accredito politico. Il concerto che ho diretto il Primo Maggio del 2022 alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia era un’alternativa alla solita routine della piazza di San Giovanni, che è perennemente dominata da una certa cultura”.
L’intervistatore ha poi concluso il colloquio sollevando un quesito sulla posizione di Venezi come consulente del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. A questo riguardo, la risposta di Venezi è decisamente secca: “E quindi? Non ho nessuna tessera politica!”.