Attualità
As Roma, ragazza licenziata: “Sono la vittima, sul ragazzo che ha rubato il video nessuna parola”
Francesco Bronzini, l’avvocato che rappresenta la ragazza licenziata dall’As Roma insieme al suo compagno a causa del furto di un video intimo da parte di un giocatore della Primavera, ha espresso la sua delusione per come la situazione è stata gestita. La giovane, vittima dell’accaduto, si è detta sconcertata e amareggiata per il trattamento ricevuto, sottolineando che sembra essere stata considerata la responsabile di un presunto complotto, mentre il ladro delle immagini non ha affrontato conseguenze.
La questione è stata resa pubblica da un articolo di Alessandro Mantovani su Il Fatto Quotidiano, ma i pettegolezzi in merito circolavano già da mesi all’interno della società. La vittima, ignara di tutto ciò, ha scoperto che il video era stato visto da tutti e diffuso tra i membri della squadra. Il licenziamento è stato poi comunicato a lei e al suo compagno, senza che vi fossero state azioni disciplinari nei confronti del ladro o dei suoi complici.
Il licenziamento è stato contestato dalla Cgil di fronte al giudice del lavoro, con l’obiettivo di reintegrare i due dipendenti. L’avvocato Bronzini ha espresso il suo disappunto per il fatto che nessuna azione disciplinare sia stata presa contro il responsabile del furto delle immagini private, che sono state rubate in un contesto esterno alla sede lavorativa della ragazza e del suo compagno. Questo episodio solleva interrogativi sul licenziamento, che probabilmente non sarebbe avvenuto se il video privato non fosse stato rubato.
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Testaccio: Diciassettenne accoltellato, testimone conferma che l’aggressore non è della nostra scuola.
Un giovane di 17 anni è stato accoltellato a Roma, con le indagini in corso sull’incidente avvenuto a piazza Testaccio. L’aggressore è stato descritto come un coetaneo esterno al centro di formazione professionale frequentato dalla vittima. Secondo un testimone, la lite sarebbe iniziata a scuola e si sarebbe poi trasferita in piazza, culminando con l’aggressione. Attualmente il ragazzo ferito si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita presso l’ospedale San Camillo. La madre della vittima chiede giustizia e si concentra sugli elementi esistenti, evitando di aggiungere nuovi dettagli.
Attualità
Il Governo è ribellato da 14 comuni della Tuscia al deposito di scorie nucleari.
Il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Romoli ha ribadito il rifiuto dei sindaci alla realizzazione di depositi per scorie nucleari nella Tuscia durante una riunione. La Sogin, società incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha individuato potenziali siti in 14 comuni della zona, ma i primi cittadini si oppongono attivamente a questa possibilità. Romoli ha annunciato la costituzione di un team di esperti per dimostrare l’inadeguatezza dei terreni e la sismicità della zona. La difesa della Tuscia è considerata una responsabilità condivisa e nove comuni hanno già espresso un parere negativo sull’ipotesi dei depositi.
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