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Biden contro Netanyahu, “Israele non ha scuse per bloccare gli aiuti”

Hamas respinge le accuse dell’ONU sugli stupri del 7 ottobre, mentre Israele annuncia il ripristino dei fondi dell’Unione Europea per l’Unrwa, sostenendo che ciò legittima la partecipazione ad attività terroristiche. Inoltre, si parla dell’importanza di avere due popoli e due Stati nella regione, come affermato da Tajani durante un discorso a Gaza.
Il giorno 149 di guerra è stato caratterizzato da oltre 30.000 persone uccise a Gaza e 71.533 feriti dal 7 ottobre. Israele ha richiamato il suo ambasciatore alle Nazioni Unite e si sono interrotti i negoziati tra Israele e Hamas al Cairo. Inoltre, ci sono stati attacchi da parte degli Houthi contro una portacontainer Msc, con fuoco a bordo. Israele ripristina i fondi Ue all’Unrwa, sostenendo che ciò legittima la partecipazione ad attività terroristiche.
Il Presidente Biden ha dichiarato che sarebbe pericoloso non avere una tregua a Gaza entro il Ramadan. Ha inoltre affermato che non ci sono scuse per Israele nel bloccare gli aiuti umanitari a Gaza. Hamas dichiara che l’intesa sulla tregua è nelle mani di Israele e degli Stati Uniti. Una delegazione di Hamas è in attesa di una risposta da Israele. Israele accoglie positivamente il primo rapporto dell’ONU sugli stupri del 7 ottobre, riconoscendo che Hamas ha commesso crimini sessuali. Questo è stato dichiarato dal portavoce del ministero degli Esteri israeliano.
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MANDATO D’ARRESTO PER NETANYAHU

ULTIMA ORA – Mandato d’arresto per Netanyahu.
Notizia dell’ultima ora è che la Corte Penale Internazionale dell’Aja ha spiccato mandati di arresto per i tre leader di Hamas – Sinwar, Deif e Haniyeh e per il Premier israeliano Netanyahu, e per il Ministro della Difesa Gallant.
L’accusa per tutti i è “crimini di guerra e contro l’umanità nell’attacco del 7 ottobre e nella conseguente risposta militare dell’esercito israeliano a Gaza.
Una notizia importantissima che stravolgere tutto il conflitto arabo Israeliano. Seguono aggiornamenti.
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Ansa, Iran pronto ad attaccare Israele

Un attacco contro Israele da parte dell’Iran o di gruppi filo-iraniani potrebbe scatenare una serie di conseguenze, inclusa una potenziale escalation del conflitto nella regione del Medio Oriente. Gli Stati Uniti e i loro alleati avrebbero probabilmente una risposta decisa per difendere Israele e proteggere i propri interessi nella regione.
Tuttavia, è importante considerare anche la possibilità che le informazioni citate potrebbero essere parte di una strategia di informazione o di un’analisi delle minacce in corso. Gli attacchi imminenti non sempre si materializzano, e le situazioni geopolitiche sono soggette a cambiamenti rapidi e complessi.
È importante notare che le informazioni sono basate su un articolo di Bloomberg e vengono presentate come ipotesi o possibili scenari, piuttosto che come fatti confermati. Tuttavia, se queste affermazioni si rivelassero vere, potrebbero avere implicazioni significative per la regione e per le relazioni internazionali.
È fondamentale seguire da vicino gli sviluppi della situazione e considerare fonti multiple per ottenere una comprensione completa degli eventi. Fonte
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