Cronaca
Bimba morta precipitando dal balcone, ergastolo confermato per Mohssine Azhar. Fermiamo l’invasione
La condanna all’ergastolo per il 36enne Mohssine Azhar è stata confermata in appello a Torino per il caso della bimba di 3 anni morta dopo essere precipitata dal balcone al quarto piano di una palazzina nel centro storico della città. L’accusa era di omicidio volontario. La piccola Fatima era la figlia della donna con cui l’imputato aveva una relazione all’epoca.
Lucia C., la madre della bimba, ha dichiarato subito dopo la sentenza che voleva giustizia per la sua figlia e che si batterà per lei finché sarà in vita. Il legale della donna, l’avvocato Silvia Lorenzino, ha affermato che confidavano in questo risultato e che l’impianto accusatorio era intangibile, confermato anche in appello.
Secondo l’avvocato Lorenzino, l’imputato ha agito per stizza e punire la sua cliente, che in quel momento non voleva che la bimba restasse con lui a causa del suo stato d’alterazione. Questo atteggiamento non riduce la gravità del gesto, anzi lo rende ancora più crudele, trattando la bimba come un oggetto su cui sfogare la propria rabbia.