Attualità
Bimbo di Ladispoli sospeso per 20 giorni per iperattività: potrà tornare a scuola
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Un bambino di sei anni è stato sospeso dalla scuola perché è stato considerato iperattivo dal preside di un istituto comprensivo di Ladispoli. Secondo il preside, il bambino non avrebbe potuto frequentare le lezioni per 21 giorni, dal 28 febbraio al 21 marzo. Tuttavia, il Tar del Lazio ha accolto il ricorso dei genitori e ha annullato la sospensione. Dopo la decisione dei giudici, la famiglia ha accompagnato il bambino a scuola, ma il preside non lo ha fatto entrare il primo marzo.
Il preside si è giustificato dicendo di non aver fatto entrare il bambino a scuola perché ancora non gli era stata notificata la decisione del Tar. Tuttavia, una volta letta la sentenza, ha dato disposizioni affinché il bambino potesse rientrare in classe. Il preside ha spiegato che la famiglia del bambino sembra considerare la scuola come un servizio di babysitteraggio e non sembra preoccuparsi del fatto che altri bambini non possano imparare a leggere e scrivere a causa della situazione della classe.
Secondo il preside, il bambino riceve assistenza da un Oepac per due ore al giorno e la classe ha anche un’ora di docente di sostegno. Tuttavia, il preside ha sottolineato che non è stata consegnata alla scuola nessuna documentazione riguardante la situazione del bambino. La Legge 104 riconosce la condizione di handicap a chi non ha ancora compiuto 18 anni senza specificare il grado di gravità. Il preside ha dichiarato che il bambino ha ottenuto una certificazione che indica una situazione più grave di quanto precedentemente segnalato, ma questa documentazione non è mai stata consegnata alla scuola.
Attualità
La moglie viene strangolata e colpita in volto, trasportata d’urgenza in ospedale
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Paura a Roma, dove nei giorni scorsi una donna di 41 anni ha fatto arrestare il marito dopo che lui ha provato a strangolarla. Per lui è scattato l’arresto.
L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. È stata la moglie a contattare il numero di emergenza 112 e a chiedere aiuto dopo l’ennesimo episodio di violenza. I carabinieri della Stazione di Roma Bravetta sono intervenuti all’abitazione e hanno arrestato in flagranza di reato il trentaseienne.
La quarantunenne ha raccontato che da tempo subiva maltrattamenti da parte del marito. Nell’ultimo violento episodio, descritto ai carabinieri, l’uomo l’avrebbe colpita a pugni sul volto, provando a strangolarla. La donna è stata soccorsa e trasportata d’urgenza al policlinico Agostino Gemelli, dove ha ricevuto cure per contusioni multiple.
In seguito all’intervento, il marito è stato arrestato e, a seguito di gravi elementi indiziari raccolti, il suo arresto è stato convalidato dal Tribunale di Roma. Nei suoi confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Attualità
Rapina a Fiumicino: i dipendenti vengono sequestrati da uomini armati di pistola nascosti in banca durante l’arrivo
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Una rapina si è verificata in una filiale del Banco di Anagni a Fiumicino. Due ladri armati di pistola si sono introdotti nella banca, attendendo l’arrivo dei dipendenti per prenderli in ostaggio e ottenere il bottino.
Dettagli della rapina
Il fatto è accaduto nella mattinata di lunedì 24 febbraio 2025, intorno alle ore 8.20, poco prima dell’apertura della filiale. I due impiegati, entrando nella struttura, hanno incontrato i rapinatori vestiti di nero e con il volto coperto da passamontagna, che hanno minacciato i dipendenti con accento romano e sequestrato i loro telefoni. Dopo averli rinchiusi all’interno dei locali, i ladri hanno cercato il denaro.
La fuga dei rapinatori
Secondo le prime informazioni, il bottino ammonterebbe tra i 60 e i 70mila euro. Una volta ottenuta la somma, i due ladri sono fuggiti attraverso un buco scavato nel pavimento, che gli inquirenti ipotizzano possa essere stato utilizzato anche per entrare nella banca prima dell’apertura.
Le indagini in corso
Subito dopo la rapina, la Polizia Scientifica e la Squadra Mobile hanno avviato le indagini per rintracciare i due ladri e fare luce sulla dinamica dell’accaduto.
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